Tornano i calabroni “giganti” killer delle api, negli Usa i cittadini piazzano controverse trappole “dolci”

Negli Stati Uniti è iniziata la guerra contro i calabroni giganti asiatici che in primavera nidificano, ma sono pericolosi per uomini e api

Negli Stati Uniti torna l’allerta per i calabroni giganti (Vespa Mandarinia) soprannominati calabroni assassini, pericolosi per l’uomo ma soprattutto per le api e gli altri insetti impollinatori. Gli Usa stanno lavorando per distruggere i nidi di questo calabrone e chiedono aiuto anche ai cittadini per realizzare e installare delle trappole.

Stanno uscendo dal letargo e tornano a far paura i calabroni giganti asiatici, i più grandi al mondo, considerati una minaccia molto seria. La loro puntura è pericolosa per gli esseri umani (in alcuni casi anche mortale) ma il rischio più grande sta nella capacità di questi calabroni di uccidere un’intera colonia di api in poche ore.

Gli scienziati negli Stati Uniti e in Canada hanno ora annunciato una “guerra” contro il calabrone gigante asiatico proprio in questa stagione, quella in cui inizia a creare i suoi nidi. In particolare l’attenzione è massima a Washington e nella vicina Fraser Valley della British Columbia, dove i calabroni sono stati avvistati di recente.

Si inizia a pianificare allora il modo di tenerli a bada. Il programma prevede di catturare i calabroni vivi per poi seguirli fino al loro nido così da distruggerlo.

Un ulteriore sforzo per sradicare l’insetto gigante include condurre il sequenziamento del genoma per scoprire come il calabrone gigante asiatico sia arrivato per la prima volta in Nord America e se ci sono sottopopolazioni.

“Conoscere l’origine è importante per controllare gli sforzi perché può offrire una migliore comprensione della biologia della nidificazione e della gamma potenziale, che varia nelle popolazioni native” ha dichiarato Anna Childers, ricercatrice presso il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti.

Non si tratta però solo di interventi mirati alla distruzione dei nidi o al sequenziamento del genoma, ma anche trappole. E, per questo aspetto, gli scienziati hanno chiesto anche l’aiuto dei cittadini.

Migliaia di trappole saranno installate questa primavera per catturare le regine che stanno cercando di stabilire nidi, hanno dichiarato i funzionari americani. Di mettere le trappole se ne occuperanno le agenzie governative. ma anche i privati ​​cittadini che sono chiamati a prepararle utilizzando succo d’arancia o zucchero di canna.

Ma, ci chiediamo, questo genere di trappole “dolci” non rischiano di essere pericolose anche per le api o altri insetti che potrebbero esserne attratti?

Fonte: AP /Dipartimento dell’Agricoltura dello Stato di Washington

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