Bonus per spese animali domestici: incentivi per chi adotta da canili e gattili in Emilia Romagna

L’Emilia Romagna ha approvato la risoluzione per misure che sostengano le persone in difficoltà nella cura dei propri animali.

Ridurre le spese di mantenimento degli animali d’affezione e limitare abbandoni e il conseguente randagismo: con questi obiettivi l’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ha approvato la risoluzione volta a introdurre misure che sostengano le persone in difficoltà nella cura dei propri animali e che favoriscano l’adozione di cani e gatti presi da canili e gattili.

Una risoluzione che impegnerà la Giunta regionale a sollecitare il governo affinché introduca agevolazioni per ridurre i costi di mantenimento degli animali d’affezione.

Così facendo si ridurranno le spese per chi ha animali domestici: in media, infatti, un cane costa circa 200 euro l’anno per vaccini e profilassi e oltre 500 euro l’anno per l’alimentazione, “mentre per il mantenimento di un gatto servono più di 250 euro l’anno fra alimentazione, farmaci e servizi veterinari”, si legge nella nota della Regione.

Non parliamo di bonus in denaro, ma di misure di sostegno, come l’adeguamento dell’aliquota Iva dal 22% al 4% sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per animali”, precisa Silvia Zamboni che ha presentato la mozione.

L’atto di indirizzo chiede anche un aumento della quota di detraibilità fiscale delle spese medico-veterinarie, l’equiparazione terapeutica tra farmaci umani e veterinari di identica composizione e la regolamentazione dei farmaci generici anche per uso veterinario.

Non esiste una norma che preveda che i farmaci per animali debbano avere un prezzo di vendita inferiore – ha spiegato Zamboni- e anzi spesso costano più del doppio degli stessi fermaci destinati agli uomini”.

La risoluzione suggerisce poi la commercializzazione di confezioni di farmaci veterinari commisurate alle patologie, con la possibilità di garantire somministrazioni anche minime dei farmaci a costi proporzionali, anche per evitare il rischio di cure “fai da te” da parte di chi non può permettersi l’acquisto dei farmaci veterinari.

Nello specifico, quindi, l’atto approvato impegna la Giunta regionale a intervenire presso il Governo nazionale per sollecitare:

  • l’abbassamento dell’aliquota IVA dal 22% al 4% sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per animali
  • l’aumento della quota di detraibilità fiscale delle spese medico-veterinarie
  • l’equiparazione terapeutica tra farmaci per l’uomo e farmaci veterinari di identica composizione
  • la regolamentazione dei farmaci generici anche in veterinaria per renderli disponibili ad un costo inferiore
  • la commercializzazione dei farmaci veterinari in confezioni commisurate alla cura dei piccoli animali

Fonte: Assemblea Legislativa Emilia Romagna

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