Blocco dei Tir: il dramma degli animali vivi trasportati

Decine di migliaia di maiali, agnelli, polli, bovini ed equini costretti ad aumentare la sofferenza di quei viaggi in condizioni troppo spesso critiche, che vengono ulteriormente prorogate a causa dei posti di blocco degli autotrasportatori su tutti i principali snodi che si stanno verificando in questi giorni in tutta Italia.

Il blocco dei Tir sta paralizzando l’Italia con conseguenze in tutti i comparti dell’economia. Ma gli effetti collaterali della protesta coinvolgono anche esseri viventi innocenti. Perché in quei camion fermi da giorni ci sono anche animali.

Decine di migliaia di maiali, agnelli, polli, bovini ed equini costretti ad aumentare la sofferenza di quei viaggi in condizioni troppo spesso critiche, che vengono ulteriormente prorogate a causa dei posti di blocco degli autotrasportatori su tutti i principali snodi che si stanno verificando in questi giorni in tutta Italia.

Per questo la LAV rivolge un appello ai Ministri della Salute e dei Trasporti affinché vengano bloccati i trasporti di animali vivi fino alla fine delle proteste degli autotrasportatori e del Movimento dei Forconi.

Anche l’Enpa ha messo in stato di preallerta le Guardi Zoofile dell’associazione per monitorare la situazione:

«Le Guardie Zoofile sono pronte a intervenire ove vi fossero situazioni di emergenza. Mi auguro, tuttavia, che ciò non accada. Per questo mi appello alla ragionevolezza degli scioperanti, affinché tengano nella dovuta considerazione le particolari esigenze dei trasporti con animali e non ne ostacolino il transito», dichiara Marco Bravi, responsabile nazionale del Servizio Guardie Zoofile dell’Enpa. «Infatti, se non vengono nutriti e dissetati, e se non scendono dal traporto all’interno del quale sono ammassati a decine con poco spazio a disposizione, gli animali da reddito rischiano di avere serissimi problemi di salute che potrebbero causarne anche la morte – prosegue Bravi -. Ricordo inoltre che in questo periodo dell’anno una sosta prolungata con temperature rigide può causare negli animali stati di ipotermie tali da aggravare ulteriormente il loro disagio e la loro sofferenza.» «A nome di tutta l’associazione – aggiunge il presidente nazionale della Protezione Animali, Carla Rocchi – chiedo al Ministero della Salute di tutelare l’incolumità degli animali sospendendo il loro trasporto fino alla revoca dello sciopero

La LAV e Animals’ Angels, inoltre, insieme all’europarlamentare Dan Jorgensen stanno portando avanti la campagna 8hours-8ore con l’obiettivo di ottenere una restrizione dei tempi di trasporto degli animali vivi ad un massimo di 8 ore. La petizione, firmata da da oltre 1 milione di cittadini europei, tra i quali più di 115.000 italiani, è giunta anche al Parlmento europeo attraverso la Dichiarazione Scritta 49/2011.

Nel frattempo, in questa situazione di emergenza si amplificano le condizioni già precarie di queste povere bestie. Pertanto si invitano tutti gli automobilisti a segnalare eventuali situazioni limite alla Polizia stradale.

Simona Falasca

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