Questa balena morta aveva 40 kg di buste di plastica nello stomaco

Aveva 40 chili di plastica nello stomaco, una quantità finora mai vista in una balena. Il grande cetaceo è morto soffocato dai rifiuti nelle acque a est di Davao City e la colpa è proprio dell’inquinamento marino.

Aveva 40 chili di plastica nello stomaco, una quantità finora mai vista in una balena. Il grande cetaceo è morto soffocato dai rifiuti nelle acque a est di Davao City e la colpa è proprio dell’inquinamento marino.

La balena era stata recuperata dai ricercatori del D’Bone Collector Museum che oggi hanno reso pubblici i risultati dell’autopsia sulla carcassa. L’animale sarebbe morto per via della quantità di plastica ingerita e probabilmente scambiata per cibo. Si parla di 40 chili di rifiuti che rappresentano ‘un numero mai visto prima in una balena’.

Nello stomaco della balena a becco di Cuvier c’erano anche 16 sacchi utilizzati per imballare il riso e numerosi sacchetti della spesa. In un post su Facebook i ricercatori mostrando le immagini drammatiche, spiegano che nei prossimi giorni pubblicheranno l’elenco di tutto ciò che è stato ritrovato nel corpo del povero animale. Foto così dure che abbiamo deciso di non inserire nell’articolo, lasciando a voi la scelta se visualizzarle o meno all’interno del post del Museo:

Il team ammette di non essersi mai trovato davanti a un quantitativo simile: la plastica era talmente tanta che stava iniziando la calcificazione all’interno dello stomaco. Come sappiamo, l’inquinamento ha ormai raggiunto livelli altissimi, nelle Filippine esistono delle vere e proprie isole di plastica.

Secondo i dati, Cina, Indonesia, Filippine, Vietnam e Thailandia producono il 60% dei rifiuti mondiali. A pagarne le spese è la biodiversità e gli animali. Non passa giorno che documentiamo morti come questa. Balene, capodogli, delfini sono le vittime interessate perché spesso scambiano la plastica per cibo.

Ognuno di noi, può fermare questo scempio utilizzando o eliminando quando possibile i prodotti in plastica ed evitando i monouso. Il futuro del Pianeta dipende anche dalle nostre scelte quotidiane.

Leggi anche:

Dominella Trunfio

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook