Influenza aviaria: Hong Kong abbatte 15mila polli

Aviaria: le autorità di Hong Kong hanno iniziato l'abbattimento di ben 15mila polli e hanno sospeso le importazioni di pollame dalla Cina continentale per 21 giorni

Aviaria: le autorità di Hong Kong hanno iniziato l’abbattimento di ben 15mila polli e hanno sospeso le importazioni di pollame dalla Cina continentale per 21 giorni. Il motivo è che sarebbe stato scoperto un focolaio di influenza aviaria in una partita di polli vivi provenienti dalla provincia meridionale del Guangdong.

Il virus H7N9, un nuovo ceppo dell’influenza aviaria che ha ucciso più di 100 persone dalla sua comparsa nel 2013,è stato trovato in campioni prelevati da 120 polli importati da una fattoria della città di Huizhou, sul confine con Hong Kong.

LA RICERCA – L’analisi genetica dell’origine dell’influenza aviaria H7N9 dimostra che uno dei tre virus dell’aviaria da cui è derivato, l’H9N2, è stato l’elemento scatenante principale, una sorta di virus “detonatore” tra gli allevamenti di pollame.

Un gruppo internazionale di ricerca coordinato dal Saint Jude Children’s Research Hospital di Memphis e dall’università cinese di agraria a Pechino ha scoperto che diversi ceppi del virus H9N2 sono stati in circolazione proprio negli allevamenti di pollame per più di dieci anni. Col tempo, avrebbe poi predominato il genotipo virale G57, caratterizzato da una maggiore adattabilità e una diversa capacità di sollecitare le difese immunitarie delle sue vittime.

Secondo la ricerca, pubblicata sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas), il “super” virus G57 si sarebbe diffuso con grossa rapidità tra i polli scatenando quelle preoccupanti epidemie che tutti conosciamo tra il 2010 e il 2013. Da qui, si è dato inizio poi alla nuova influenza aviaria H7N9, dal momento che, secondo gli studiosi, il genotipo G57 avrebbe contribuito alla formazione del nuovo virus dell’aviaria (insieme agli altri virus H7 ed N9) fornendogli ben sei geni.

“La prevalenza e la mutazione del virus influenzale H9N2 negli allevamenti di pollame – dicono i ricercatori – potrebbero rappresentare un precoce campanello d’allarme, in grado di avvertire dell’arrivo di nuovi virus riassortiti e potenzialmente capaci di scatenare una pandemia”.

Intanto il dipartimento “condurrà ispezioni per raccogliere campioni supplementari da tutti i 29 allevamenti di pollame vivo registrati a Hong Kong per assicurarsi che essi non sono interessati da H7 dell’influenza”, conclude il segretario per l’alimentazione e la salute Ko Wing-man.

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