Migliaia di api uccise per ‘dispetto’: vandalizzati 17 alveari in un’azienda agricola di Ivrea

Nell'Azienda Agricola Apicoltura Canavesana di Ivrea sono stati danneggiati 17 alveari e uccise migliaia di api forse per dispetto.

Qualche giorno fa Deborah Caserio, titolare dell’Azienda Agricola Apicoltura Canavesana di Ivrea, ha fatto una scoperta terribile, qualcuno nel corso della notte ha infatti danneggiato 17 alveari facendoli ribaltare a terra, uccidendo migliaia di api.

Ogni alveare contiene infatti fino a 30mila api in questa stagione, una tragedia per i poveri insetti e per la stessa azienda, dato che il danno si aggira intorno ai 5mila euro e comporta ripercussioni su tutta la produzione del 2019, già compromessa dal freddo con una diminuzione di 2/3 nella produzione del miele rispetto al 2018.

Secondo Deborah si è trattato di un dispetto, gli autori avrebbero simulato un furto ma dato che i blocchi rubati valevano poco, è improbabile che si sia stato questo il movente, come ha scritto su facebook:

“Perché un animale non può portare via 20 blocchi oppure un DISPETTO??? Se dovesse essere questa ultima ipotesi, cari amici miei, prendetevela con me che posso pensare a come difendermi visto che appartengo alla vostra razza ma non prendetevela con animali che stanno a fatica proteggendo il mondo e anche le vostre vite!!! Evito di aggiungere altri miei pensieri. Ora lasciamo che le denunce e le indagini facciano il loro percorso.”

Tuttavia esclude la possibilità che si sia trattato di un altro apicoltore, come precisato sempre sul suo profilo fb:

TENGO INOLTRE A PRECISARE CHE DOPO GIORNI DI MEDITAZIONE POSSO ESCLUDERE, QUASI TOTALMENTE, CHE LE MANI DI QUESTO FOLLE GESTO SIANO STATE QUELLE DI UN APICOLTORE. I miei sospetti ricadono su persone esterne al mondo dell’APICOLTURA.

Ora la titolare è intenzionata a installare delle videocamere di sorveglianza nei campi dove sono situati gli alveari, in modo da evitare altri furti o dispetti simili.

Ti potrebbe interessare anche:

Photo Credit: Facebook

 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook