Domani 5000 studenti a scuola di corrida

Il torero Julian Lopez, detto 'El Juli', impartirà domani 1° marzo una lectio magistralis sulla corrida, in occasione della Feria Ibérica del Toro de Olivenza (Badajoz), con la partecipazione di migliaia di giovani studenti che potranno vedere il “maestro” in azione su 6 vitelli. Lo scopo è ben chiaro: fare proseliti e ottenere fan tra le nuove generazioni.

A scuola di corrida. Il torero Julian Lopez, detto ‘El Juli’, impartirà domani 1° marzo una lectio magistralis sulla corrida, in occasione della Feria Ibérica del Toro de Olivenza (Badajoz), con la partecipazione di migliaia di giovani studenti che potranno vedere il “maestro” in azione su 6 vitelli. Lo scopo è ben chiaro: fare proseliti e ottenere fan tra le nuove generazioni.

Ovviamente, le associazioni animaliste non hanno tardato a intervenire, bollando l’iniziativa come diseducativa per i circa 5.000 studenti che saranno presenti, provenienti da Università e istituti di Badajoz, e crudele per i vitelli oggetto della dimostrazione. In un comunicato il partito animalista (Pacma), l’Associazione dei Veterinari Abolizionista della corrida (Avat) e la Federazione della protezione degli animali di Extremadura (FEPAEX) hanno espresso il forte disappunto per l’organizzazione di questa attività da parte della Fundación El Juli e della società Ruedo de Olivenza.

torero

Le tre organizzazioni hanno insistito nel criticare la “mancanza di etica“, ancor più acuita dal fatto che “coinvolge i bambini delle scuole per instillare l’amore per la corrida, un’attività crudele e respinta dalla maggior parte della società per maltrattamento di animali. A conferma di ciò, la veterinaria dell’Avat Virginia Iniesta spiega come i vitelli utilizzati nello spettacolo “provino un’intensa sofferenza, non solo fisica, per il sanguinamento e il dolore dei puyazos, ma anche emotiva, a causa di paura, stress e ansia di essere separati dalle loro famiglie e di essere in un ambiente così ostile“.

Tutto ciò è “aberrante. Si tratta di una sofferenza ingiustificata, specialmente in questo caso, quando gli animali maltrattati sono indifesi e così giovani“, conclude Iniesta. Che dire poi dei bambini che saranno costretti ad assistere? Lo ricorda bene il presidente della FEPAEX, Maria de los Angeles Gomez: “come dimostrano gli psicologi più prestigiosi è fondamentale e necessaria fin nell’infanzia favorire lo sviluppo di empatia. È uno spettacolo in cui vengono maltrattati e umiliati animali innocenti solo per divertimento incoraggia i bambini a imparare a disprezzare i bisogni, della dignità e dei diritti degli altri esseri viventi, rendendoli insensibili alla sofferenza e alterando il loro sviluppo emotivo” .

Roberta Ragni

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