Orche intrappolate nel ghiaccio Artico in Canada

Stanno disperatamente lottando per la vita, dividendosi un piccolo foro per respirare. Sono una dozzina di sfortunate orche, rimaste intrappolate tra i ghiacci delle acque dell'Atlantico a largo del Québec, in Canada. A circa 30 chilometri dalla costa, riescono a prendere ossigeno solo grazie a un buco dello strato di ghiaccio, da cui escono a turno. Gli abitanti della vicina cittadina di Inukpuk hanno lanciato un appello per un aiuto esterno, perché serve subito una nave rompighiaccio per riuscire a liberarle.

Stanno disperatamente lottando per la vita, dividendosi un piccolo foro per respirare. Sono una dozzina di sfortunate orche, rimaste intrappolate tra i ghiacci delle acque dell’Atlantico a largo del Québec, in Canada. A circa 30 chilometri dalla costa, riescono a prendere ossigeno solo grazie a un buco dello strato di ghiaccio, da cui escono a turno.

Gli abitanti della vicina cittadina di Inukpuk hanno lanciato un appello per un aiuto esterno, perché serve subito una nave rompighiaccio per riuscire a liberarle. Intanto il Department of Fisheries and Oceans ha fatto sapere che sta inviando degli uomini per valutare la situazione. “Stiamo esplorando ogni possibile opzione, ma saremo in grado di determinare cosa è meglio fare solo una volta che i nostri esperti saranno sul posto“, ha detto in una nota il portavoce Frank Stanek.

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Peter Inukpuk, sindaco di Inukjuak, crede che il gruppo sia stato colto di sorpresa dall’improvviso abbassamento delle temperature, che le ha imprigionate sotto i ghiacci. A essere in difficoltà sono certamente due adulti e molte giovani orche. Potrebbe trattarsi di una sola famiglia.

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La loro storia ricorda l’emozionante vicenda di tre balene grigie della California intrappolate sempre in un buco nel ghiaccio del Circolo Polare Artico, raccontata nel film “Qualcosa di straordinario” (titolo originario “Big miracle”) della Universal Studios, con Drew Barrymore nei panni di Cindy Lowry, un’attivista di Greenpeace che nel 1988 riuscì a mettere in salvo la famiglia di cetacei. Per le orche di Inukpuk non si può che augurare lo stesso lieto fine, con il ghiaccio che si spezza rendendole finalmente libere.

AGGIORNAMENTO

Le orche si sono salvate, liberandosi da sole. Tutti e 12 gli esemplari hanno preso il largo, dopo essere riusciti ad aprire un varco nel ghiaccio che li ha portati di nuovo verso la libertà in mare aperto. “È stata madre Natura a liberarle“, ha commentato Peter Inukpuk, il sindaco del vicino villaggio di Inukjuak, che per primo aveva dato l’allarme.

Roberta Ragni

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