Latte umano: capre transgeniche per salvare i bambini poveri?

Capre modificate geneticamente per produrre latte materno. Dopo Rosita, la mucca ogm argentina che fornisce un prodotto simile a quello delle mamme, anche altre rumanti sono state create appositamente per fornire il lisozima e la lattoferrina che si trova solo nel latte materno umano. Lo rivela uno studio di Elizabeth Maga, ricercatrice della University of California-Davis, che ha replicato i nutrienti presenti nel latte materno, incredibilmente importanti per il sistema immunitario del bambino

Capre modificate geneticamente per produrre latte materno. Dopo Rosita,la mucca ogm argentina che fornisce un prodotto simile a quello delle mamme, anche altre rumanti sono state create appositamente per fornire il lisozima e la lattoferrina che si trova solo nel latte materno umano. Lo rivela uno studio di Elizabeth Maga, ricercatrice della University of California-Davis, che ha replicato i nutrienti presenti nel latte materno, incredibilmente importanti per il sistema immunitario del bambino.

Stiamo utilizzando latte derivato da capre transgeniche che forniscono livelli di lisozima umano pari al 68% di quello che si trova nel latte umano come strumento di ricerca per indagare sulle conseguenze che ha lo scambio batterico nell’intestino sulla salute in generale e sulla resistenza alle malattie, con l’obiettivo di tradurre questo lavoro nella prevenzione o nel trattamento delle malattie diarroiche“, spiega la ricercatrice. Le intenzioni, insomma, sarebbero tra le migliori al mondo, visto che le malattie diarroiche rappresentano uno dei maggiori problemi sanitari nei Paesi poveri e sono, insieme con infezioni respiratorie, malaria, HIV/AIDS, morbillo e condizioni perinatali, tra le principali cause di mortalità infantile.

Abbiamo la possibilità di utilizzare il latte ogm con un importante funzione umanitaria per i bambini che ogni anno muoiono. Le nostre capre non cureranno la diarrea in tutto il mondo, ma bevendo il loro latte le cose potrebbero di certo migliorare“, si difende la dottoressa Maga. Ma per aiutare davvero i bambini che muoiono ogni giorno a causa di una diarrea, non si sarebbero potute compiere azioni molto più efficaci, invece di modificare delle povere capre?

Certamente sì. Si sarebbero potuti impiegare i soldi utilizzati per questa ennesima ricerca alla Frankenstein per fornire, ad esempio, acqua pulita, o, meglio ancora, per sostenere le madri finanziariamente, in modo da favorire, con condizioni economiche e sanitarie migliori, la produzione naturale del latte materno. A ricerche come queste, però, va anche riconosciuto un merito, quello di sottolineare, ancora una volta, l’importanza dell’allattamento al seno, che offre stupefacenti benefici ai neonati. Del resto chi darebbe mai del latte ogm ai propri pargoli?

Roberta Ragni

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