Investito e ucciso il lupo disabile del parco di Castel di Guido

Questa volta a farne le spese è un cucciolo di lupo disabile che è stato investito e ucciso all’interno dell’Azienda Castel di Guido a Roma. A darne notizia è l’Oasi Lipu con un lungo post della responsabile Alessia DeLorenzis e drammatiche foto che non avremmo mai voluto vedere.

Questa volta a farne le spese è un cucciolo di lupo disabile che è stato investito e ucciso all’interno dell’Azienda Castel di Guido a Roma. A darne notizia è l’Oasi Lipu con un lungo post della responsabile Alessia DeLorenzis e drammatiche foto che non avremmo mai voluto vedere.

I lupi continuano ad essere in pericolo e sempre più spesso siamo costretti a raccontarvi di episodi macabri; dopo il lupo ucciso e appeso alla fermata dell’autobus, questa volta a morire è un piccolo esemplare disabile.

È successo nella mattinata di martedì 10 Aprile, quando all’Oasi Lipu Castel di Guido è giunta la segnalazione del rinvenimento di un lupo senza vita.

“Appena giunti sul posto, non abbiamo potuto fare altro che constatare il decesso dell’animale, che si è rivelato ben presto essere il giovane lupo più debole della famiglia. Al grande dispiacere per la morte dell’animale si è subito aggiunta la rabbia per le evidenti cause NON NATURALI del decesso”, scrive DeLorenzis sulla pagina Facebook dell’associazione.

Ben presto, infatti, si è arrivati alla verità: il lupo è morto a causa di un trauma da impatto probabilmente a seguito di un investimento.

“Abbiamo prontamente avvertito gli organi competenti (CC forestale, ASL territoriale Roma1) con i quali abbiamo cercato di ricostruire la dinamica dell’accaduto. In seguito il corpo dell’animale è stato recuperato dall’ASL e trasferito all’IZS di competenza per le necessarie analisi necroscopiche e genetiche. I primi risultati degli esami autoptici hanno confermato il decesso per un forte trauma contusivo per probabile investimento”, continua.

lupo ucciso

Da qui chiaramente l’Oasi Lipu ha fatto qualche considerazione.

“Difficile credere che sia stato un incidente privo di intenzionalità. Appare infatti poco credibile che su una strada sterrata dove la velocità è fortemente inibita dal fondo accidentato, peraltro lungo un rettilinio che garantisce una visione di profondità, non sia stato possibile evitare un animale che, per le sue condizioni fisiche di disabilità, si muoveva molto lentamente. A rafforzare questa ipotesi l’assenza di segni di frenata sul terreno fangoso, dove invece erano ben leggibili le impronte degli pneumatici”.

Ma non solo, l’investimento probabilmente è avvenuto nelle ore notturne e all’alba e questo secondo l’associazione solleva ancora una volta ‘il grave problema di gestione della fruibilità nell’Azienda Agricola Castel di Guido’.

“I vari accessi carrozzabili nella proprietà dell’Azienda infatti sono formalmente inibiti al transito di mezzi non autorizzati anche attraverso l’esistenza di cancelli e sbarre. Sistematicamente in questi anni e ultimamente in modo continuativo da oltre 6 mesi però, i vari accessi restano completamente aperti, favorendo l’intrusione senza controllo di chiunque”, scrive ancora la responsabile.

“Come abbiamo innumerevoli volte documentato, informandone anche le forze dell’ordine, i transiti soprattutto notturni molto spesso coincidono con scorribande di bracconieri e non si può certo escludere che questa volta qualcuno di questi criminali abbia utilizzato la sua macchina come mezzo di caccia piuttosto che il fucile, accanendosi tra le altre cose sull’ elemento più fragile del branco che non ha avuto nemmeno la possibilità di usare la fuga come difesa”.

Qualunque siano state le dinamiche purtroppo rimane solo un’unica verità, ancora una volta gli animali sono vittime della mano dell’uomo. Quel piccolo lupo disabile accudito e protetto dal branco, è stato ucciso barbaramente e senza alcun motivo.

“Tutto questo corrisponde da una parte la truce CRUDELTA’ di alcuni appartenenti alla specie umana e dall’altra l’INDIFFERENZA di chi ha la responsabilità di gestire un territorio tanto prezioso datogli in affidamento”.

Come sappiamo uccidere un lupo costituisce un reato, per questo l’associazione ha avvertito gli organi competenti e sporto denuncia contro ignoti.

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Dominella Trunfio

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