Massacro di tartarughe alla villa di Capaci, uccise barbaramente dai vandali

Morte nel peggiore dei modi, per colpa del carapace fracassato o della mancanza di acqua. Vandali nella villa comunale Mafalda di Savoia a Capaci, hanno ucciso alcune tartarughe che vivevano nella fontana e devastato varie aree verdi.

Morte nel peggiore dei modi, per colpa del carapace fracassato o della mancanza di acqua. Vandali nella villa comunale Mafalda di Savoia a Capaci, hanno ucciso alcune tartarughe che vivevano nella fontana e devastato varie aree verdi.

Neanche le povere tartarughe sono uscite indenni da un atto senza senso perpetrato alcuni giorni fa nella villa comunale. Dopo aver distrutto l’area giochi per bambini, diverse attrezzatura e aver sparso rifiuti dappertutto, i vandali hanno ucciso anche diverse Trachemys scripta.

Alcune sono state ritrovate con il carapace fracassato, altre sono morte per mancanza di acqua, per un totale di quattro. Sono riuscite a salvarsi soltanto in sette, sopravvissute solo grazie all’intervento dei volontari della Sezione Enpa di Carini (Palermo) e del Circolo di Legambiente Naturalmente Sicilia.

Ecco una delle tartarughe trovate morte:

tartarughe vandali1

Ecco cosa ha scritto l’Enpa su Facebook:

“Abbiamo ritenuto opportuno, di comune accordo con il Sindaco Napoli, di prelevare le tartarughe che vivevano nella fontana, ormai purtroppo nel degrado perché vittima, come tutta la Villa del resto, di atti vandalici ed incivili. Ci duole constatare che alcune tartarughe purtroppo sono state ritrovate letteralmente col guscio fracassato.
Le restanti vive attualmente si trovano sotto la nostra custodia e vi rimarranno nei tempi in cui il comune provvederà al ripristino ed alla messa in sicurezza della Villa Comunale e della fontana”.

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Le tartarughe, quindi, ritorneranno nella villa solo quando ci saranno le condizioni necessarie. In una nota stampa l’Enpa ha invitato comunità e istituzioni a “fare rete” attorno a questi spazi comuni.

“Il rispetto della natura, degli animali e dell’uomo è di fondamentale importanza per la crescita di una comunità che vuole definirsi civile”.

Dominella Trunfio

Foto

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