SeaWorld: mai più beluga rubati al mare. L’inizio di una rivoluzione?

Mai più balene “rubate” al loro ambiente naturale. Il parco marino SeaWorld ha annunciato che non sfrutterà più queste pacifiche creature del mare per i suoi spettacoli. Decisione che arriva a seguito della valanga di critiche piovuta dopo il duro attacco di Harry Styles degli One Direction durante un concerto a San Diego

Mai più beluga “rubati” al loro ambiente naturale. Il parco marino SeaWorld ha annunciato che non sfrutterà più queste pacifiche creature del mare per i suoi spettacoli. Decisione che arriva a seguito della valanga di critiche piovuta dopo il duro attacco di Harry Styles degli One Direction durante un concerto a San Diego.

La città ospita uno dei parchi acquatici targati SeaWorld. Styles ha invitato tutti a boicottare la società, già aspramente criticata nel documentario Blackfish, uscito nel 2013. Lo scorso luglio, inoltre, un piccolo di beluga era morto nel parco di San Antonio a sole tre settimane di vita. Questo tipo di decessi è tutt’altro che raro. Il tasso di mortalità tra i piccoli di beluga in cattività è addirittura del 65%. Gli esemplari liberi in natura possono vivere fino a circa 60 anni.

La società era stata in attesa di approvazione da parte del governo Usa dell’importazione di 18 beluga catturate in Russia. Tuttavia, la National Oceanic and Atmospheric Administration ha respinto la domanda iniziale del Georgia Aquarium.

Molti dei beluga sarebbero stati portati nelle strutture di SeaWorld. Ma la scorsa settimana la società ha fatto sapere di essere più disposta a riceverle.

SeaWorld non cattura una balena o un delfino dall’ambiente naturale da decenni e lo scorso anno ha firmato il Virgin Unite secondo cui non preleveremo i cetacei. Per ribadire tale impegno, SeaWorld ha informato il Georgia Aquarium che non accetterà nessuno dei beluga elencati sulla loro richiesta di autorizzazione di importazione” ha spiegato la società in un comunicato.

“La legge sulla protezione dei mammiferi marini supporta il prelievo e l’importazione di animali per esposizione al pubblico in strutture zoologiche accreditate, e la decisione di SeaWorld in materia non rispecchia affatto il giudizio su quelle strutture che partecipano a questo sforzo di conservazione delle balene beluga. Piuttosto, essa riflette un’evoluzione della posizione di SeaWorld da quando questo progetto è iniziato più di otto anni fa” prosegue la società.

Si tratta di un cambiamento di posizione senza precedenti, visto che in passato SeaWorld era stata restia a decisioni di questo tipo, come ha confermato anche Naomi Rose, scienziato dei mammiferi marini del’Animal Welfare Institute.

In realtà, oltre all’ultimo appello della pop star degli One Direction, a spingere la società potrebbe essere stata l’eco di proteste, il cosiddetto “Blackfish Effect” seguito al documentario.

“SeaWorld di solito non ammette pubblicamente che nulla che prevedesse una sua evoluzione. Di solito non parlava di eventuali modifiche da attuare perché, nella sua mentalità, eventuali cambiamenti avrebbero implicato che ciò che facevano prima era sbagliato” ha detto Rose. “Per loro annunciare pubblicamente sul sito web che non solo sta cambiando la loro posizione su queste balene beluga, ma anche che è in realtà un cambiamento – un’evoluzione – della loro posizione, è una novità”.

Ma che ne sarà degli animali ancora in cattività?

Francesca Mancuso

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