Il Governo vuole affossare la norma “restringi-vivisezione” (petizione)

Dopo averli proposti e fatti approvare dal Parlamento, il Governo sta cambiando 10 punti su 13 del famoso articolo 13, che prevede, fra l'altro, il divieto di allevamenti come Green Hill, lo stop agli esperimenti su animali senza anestesia, incentivi concreti ai metodi sostitutivi.

Dopo averli proposti e fatti approvare dal Parlamento, il Governo sta cambiando 10 punti su 13 del famoso articolo 13, che prevede, fra l’altro, il divieto di allevamenti come Green Hill, lo stop agli esperimenti su animali senza anestesia, incentivi concreti ai metodi sostitutivi.

Lo denunciano Enpa, LAV, Lega del Cane, Leidaa, Oipa, con la Federazione Associazioni Diritti Animali e Ambiente, lanciando la campagna “Le carte in tavola non si cambiano”, per chiedere ai Ministri della Salute Lorenzin e degli Affari europei Moavero di non stravolgere o affossare la norma “restringi – vivisezione”.

COSA (NON) CAMBIERA’ – Se il Governo continuerà a perseguire questa linea, infatti, non sarebbero più rispettati lo stop a esercitazioni didattiche con animali e il divieto di esperimenti senza anestesia. Inoltre il fondo per i metodi alternativi verrebbe destinato per l’84% a chi invece si serve della vivisezione, mentre slitterebbe di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool, tabacco e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive anche per i divieti rispettati, come l’allevamento di cani, gatti e primati non umani destinati ai laboratori, il ricorso agli animali randagi e provenienti da canili e gli esperimenti a fini bellici.

CHE FARE – Naturalmente per chi si pone l’obiettivo di fermare definitivamente i test sugli animali, inutili e mai validati scientificamente, questo non è un punto d’arrivo, ma tutt’al più un punto di partenza dal quale intensificare e rafforzare la nostra battaglia contro qualsiasi tipo di esperimento sugli animali. L’invito delle associazioni, allora, è quello di scrivere ai Ministri della Salute Lorenzin e degli Affari Europei Moavero, al Presidente del Consiglio Letta, ai deputati e ai senatori delle Commissioni parlamentari che si potranno esprimere per parere (Sanità, Politiche Europee, Affari Costituzionali).

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Per scoprire come cambiano “le carte in tavola” con lo schema di Decreto Legislativo attuativo predisposto dal Governo clicca qui

Roberta Ragni

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