#ANIMALSWEREHARMED: la verità sui maltrattamenti delle “star” animali di Hollywood

Avete mai visto il disclaimer "Nessun animale è stato maltrattato durante la produzione di questo film", che compare spesso fra i titoli di coda? Negli USA l'uso di questa formula è certificato dalla American Humane Association ed è generalmente considerata come una garanzia per il rispetto di severe norme di sicurezza degli animali sul set.

Avete mai visto il disclaimer “Nessun animale è stato maltrattato durante la produzione di questo film“, che compare spesso fra i titoli di coda? Negli USA l’uso di questa formula è certificato dalla American Humane Association ed è generalmente considerata come una garanzia per il rispetto di severe norme di sicurezza degli animali sul set.

Ma secondo una lunga e recentissima inchiesta di The Hollywood Reporter le cose non starebbero proprio così: la AHA avrebbe assegnato il riconoscimento a produzioni in cui gli animali sono stati feriti o uccisi, come testimonierebbero decine di prove in possesso della redazione. Un caso su tutti è quello della produzione di “Lo Hobbit”.

Pare che le riprese abbiano causato, infatti, la morte di ben 27 cavalli, per non parlare di capre, polli e pecore: a causare la morte non sono state tanto le scene particolarmente movimentate ma, piuttosto, i luoghi e i modi inadatti in cui venivano tenuti quando non erano sul set. Ma Peter Jackson, il regista, e la produzione hanno risposto offesi alla PETA, che minacciava manifestazioni all’uscita del film: “I produttori de Lo Hobbit prendono molto seriamente la salute degli animali e hanno sempre mantenuto il più alto standard di cura nei loro confronti. Tutti gli incidenti sono stati investigati e affrontati con azioni appropriate”.

Ma ci sarebbero altri episodi finiti sotto la lente di ingrandimento dell’inchesta. Una e-mail interna della Aha descrive, ad esempio, un incidente durante la produzione del premio Oscar film “Vita di Pi” , in cui la famosa tigre utilizzata nel film si è “dannatamente avvicinata all’annegamento” nel corso di un ciak. Nel 2005, poi, durante le riprese del film Disney “8 Amici da salvare” un addestratore avrebbe preso a pugni il cane che aveva il ruolo principale. Ma la pellicola ha ricevuto lo stesso la certificazione “Nessun animale è stato danneggiato”.

Ferite anche per i cavalli delle “Cronache di Narnia”, pesci morti per “I pirati dei Caraibi” e, per chiudere in bellezza, uno scoiattolo schiacciato in “A casa con i Suoi”. Sono davvero tutte “circostanze speciali”, come si è giustificata l’AHA?

“Lungi da noi consentire che abusi o negligenze si verificano. Abbiamo un record di sicurezza particolarmente elevato del 99,98 per cento sul set. Nell’arco di molti anni, nonostante i nostri sforzi, ci sono stati occasionalmente incidenti rari, la maggior minori e non intenzionali. Purtroppo, ci sono stati anche alcuni decessi, che ci sconvolgono notevolmente, ma in molti dei casi segnalati, non avevano nulla a che fare con il trattamento degli animali sul set. Si sono verificati quando gli animali non erano sotto la nostra cura”, manda a dire l’associazione a FoxNews.

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