Cuccioli sequestrati all’asta: mail bombing alla Guardia Forestale per dire no

Saranno affidati dietro un compenso minimo al miglior offerente e senza alcun controllore e post affido. Sono alcuni cuccioli sequestrati un mese e mezzo fa dai carabinieri di S.Benedetto del Tronto, che erano destinati ad alcuni commercianti della provincia. Gli animali, molti dei quali sono deceduti in quanto malati, dopo essere stati affidati a una locale associazione zoofila, verranno ora dati all’asta.

Saranno affidati dietro un compenso minimo al miglior offerente e senza alcun controllore e post affido. Sono alcuni cuccioli sequestrati un mese e mezzo fa dai carabinieri di S.Benedetto del Tronto, che erano destinati ad alcuni commercianti della provincia. Gli animali, molti dei quali sono deceduti in quanto malati, dopo essere stati affidati a una locale associazione zoofila, verranno ora dati all’asta.

È questo quello che ha deciso la Forestale di S.Benedetto del Tronto e della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, che su un sito creato ad hoc forniscono le istruzioni per partecipare: “la pubblicità dell’asta verrà svolta dal 27 al 30 aprile 2013. L’asta verrà indetta dal 1 maggio al 9 maggio 2013, su ogni scheda è riportato il prezzo iniziale del cane. Sarà possibile rilanciare l’offerta con un minimo di 20,00 euro nei giorni 02 maggio 2013, 04 maggio 2013, 06 maggio 2013 e 09 maggio 2013 dopo le ore 19.00 a seguito della pubblicazione sul sito dell’offerta più alta”, spiegano le istruzioni.

Dopo la chiusura dell’asta, i giorni 10 e 11 maggio i cani dovranno essere ritirati, mentre “il pagamento verrà effettuato in contanti al momento della consegna dei cani al Comandante del Corpo Forestale dello Stato di San Benedetto del Tronto, Ispettore Capo Pierantozzi Giuseppe, presso il Comando Stazione del C.F.S. sito in San Benedetto del Tronto, via Colombo 88″. Qualora l’aggiudicatario del cucciolo non si presentasse al momento del ritiro, verrà contattata la persona che ha inviato la seconda migliore offerta, concludono Forestale e Procura della Repubblica di Ascoli Piceno.

Le domande che ci si pone, come accade ogni volta che gli animali vengono messi all’asta, sono tante, e tutte inquietanti. Perché il rischio è ovviamente che gli animali finiscano comunque nelle mani di altri commercianti o di chi voglia speculare su di loro, senza garanzie né tutele. Come verrà decisa la base d’asta? Chi controllerà che i vincitori non sfrutteranno o maltratteranno i cani? Per tutti questi motivi, sta girando un appello a partecipare al mailbombing e ribadire che gli animali non si vendono e non sono un paio di braghe da svendere ad un’asta”.

L’invito, allora, è quello di fare copia e incolla del seguente appello di protesta e inviarlo a:

cs.sanbenedettodeltronto@corpoforestale.it
cultura.interna@regione.marche.it
sanita.animale@sanita.it
vdg.segreteria@corpoforestale.it
cp.ascolipiceno@corpoforestale.it

Spett. Corpo Forestale condanniamo fortemente la decisione di mettere all’asta i cuccioli sequestrati lo scorso febbraio a seguito di un fermo dei Carabinieri di S.Benedetto del Tronto. Sono animali che avrebbero bisogno di un’adozione sicura e gratuita, basata solo su requisiti di affidabilità dei richiedenti con controlli pre e post affido e non dietro un compenso al miglior offerente, come se i cuccioli fossero un paio di braghe!

Da anni ci battiamo per una diversa concezione della vita animale, e quando si apprendono di provvedimenti del genere addirittura presi dalla Procura della Repubblica rimaniamo sconcertati. Vi preghiamo pertanto di retrocedere da questa decisione diseducativa che afferma il principio di mercificazione della vita animale.

Distinti saluti
Nome e cognome
Città

Roberta Ragni

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