Trivellazioni: il Ministero dice NO alla piattaforma Petrolifera Elsa 2 nel mare di Vasto

Il Ministero dell'Ambiente ha respinto alcuni punti della relazione della Petroceltic. Stop dunque alle trivellazioni per il pozzo petrolifero a Punta Aderci, in Abruzzo

Il Ministero dell’Ambiente ha detto No alle trivellazioni da parte della piattaforma petrolifera Elsa 2, davanti a Punta Aderci, a Vasto. La decisione è stata comunicata da Maria Rita D’Orsogna, docente dell’Università di Los Angeles e e Fabrizia Arduini, in prima fila nella lotto contro lo sfruttamento delle zona costiera abruzzese.

Nelle intenzioni della società irlandese Petroceltic, sarebbe dovuto sorgere un pozzo a 7 chilometri (3,8 miglia marine) da Punta Aderci, su un tratto di mare profondo circa 33 metri, con fondale prevalentemente fangoso. Secondo la società, gli effetti per l’ecosistema marino e l’ambiente circostante sarebbero stati minimi. Ma non è stato dello stesso avviso il Ministero, la cui commissione non ha approvato alcuni punti della relazione inviata dalla Petroceltic. Mancherebbe infatti “un’accurata e dettagliata analisi dei sedimenti di fondo nell’area di appoggio della piattaforma, con particolare riguardo alla presenza di metalli pesanti di origine sia naturale che artificiale“. Inoltre, non convince “l’analisi degli impatti causati dal rumore prodotto nella fase di perforazione sui mammiferi marini“.

E tramite un comunicato, il Ministero ha fatto sapere: “Come rimarcato dai cittadini e poi confermato dal ministero “era stata omessa un’analisi approfondita della possibile sedimentazione e inquinamento di materiale tossico, della possibilità di rumori molesti, di possibili danni dovuti alle specie ittiche, e della possibile subsidenza indotta“. Soddisfazione da parte delle associazioni ambientaliste e dei comuni che da tempo avevano manifestato contro l’avvio dei lavori. Oltre 36 osservazioni sono arrivate al ministero contro Elsa 2, prima tra tutti quella di Assoturismo-Confesercenti.

Il risultato è un importante incentivo a partecipare alle decisioni che investono il futuro dell’Abruzzo. Risultato storico“, dice il direttore regionale di Confesercenti Enzo Giammarino, “che dà un occasione in più alle piccole e medie imprese del turismo di tutelare il proprio lavoro in quello che sta per diventare il nuovo Parco nazionale costiero.

Foto e testi: Francesca Mancuso

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