Terremoto 8.1 in Messico, 5 morti: è massima l’allerta tsunami

Terremoto in Messico. Una violenta scossa di magnitudo 8.1 si è verificata alle 6.49 ora italiana. È alta l'allerta tsunami. Gente in strada a Città del Messico

Terremoto in Messico. Una violenta scossa di magnitudo 8.1 si è verificata alle 6.49 ora italiana. È alta l’allerta tsunami. Gente in strada a Città del Messico.

Non c’è pace per il Centro America. Dopo il terribile uragano Irma che sta flagellando i Caraibi, anche il Messico rischia, a causa del violento sisma che si è verificato alle 23.49 ora locale a una profondità di 87 km.

Come spesso accade in questi casi, è battaglia di numeri con il grado di magnitudo. Per l’Ingv è 8.0, per l’Usgs è 8.1, mentre molti giornali stranieri riportano 8.4 di magnitudo. Purtroppo ciò che davvero conta, al momento, è mettere in salvo le persone rimaste sotto le macerie.

Il bilancio delle vittime è provvisorio ma i morti confermati sono 5, di cui 3 in Chiapas e 2 in Tabasco. Il presidente messicano Enrique Peña Nieto ha confermato che tre delle vittime vivevano nella città di San Cristobal de las Casas, nello stato meridionale di Chiapas mentre le altre due sono rimaste sotto le macerie della loro abitazione.

Il governatore del Chiapas Manuel Velasco ha disposto l’evacuazione delle città costiere per l’allerta tsunami e ha riferito che il terremoto ha inflitto molti danni alla regione. Alcuni ospedali sono privi di energia elettrica e sono tante le case crollate.

terremoto messico

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Chiapas e Oaxaca sono le due province più vicine all’epicentro, hanno una popolazione pari a 7 milioni di persone e sono tra le più povere del Messico.

Al momento, il Pacific Tsunami Warning Center ha segnalato che le onde tsunami più grandi giunte sulle spiagge del Messico erano alte 1 metro. Secondo il PTWC, non c’è rischio tsunami per le Hawaii.

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Le vittime finora accertate sono 32. Secondo le autorità locali, si tratta del terremoto più violento degli ultimi 100 anni. Una delle poche buone notizie è che l’allarme tsunami è rientrato, anche se le zone costiere sono state evacuate viste le onde comunque molto alte che le hanno raggiunte nel corso della giornata.

“I terremoti come quello odierno avvengono per il movimento della placca di Cocos che si inflette e scivola al di sotto della placca nordamericana e di quella caraibicaspiega l’Ingv.

Quella delle 6.49 non è stata l’unica scossa. Ne sono seguite della altre, anche se più lievi: sei scosse di magnitudo tra 4,4 e 5,7.

Francesca Mancuso

Foto cover

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