Strage di api in Friuli: è colpa dei pesticidi, sequestrati campi di mais

Strage di api in Friuli: campi di mais sequestrati per utilizzo illegale (e irresponsabile) di pesticidi dannosi per tutti gli insetti impollinatori, i neonicotinoidi, gli stessi ora vietati dalla Comunità Europea. L’ipotesi di reato è disastro ambientale

Strage di api in Friuli: campi di mais sequestrati per utilizzo illegale (e irresponsabile) di pesticidi dannosi per tutti gli insetti impollinatori, i neonicotinoidi, gli stessi ora vietati dalla Comunità Europea. L’ipotesi di reato è disastro ambientale.

Da due anni muoiono “inspiegabilmente” le api in diversi campi di mais in Friuli, alveari spopolati con numeri preoccupanti (da circa 60 mila a 10-20 mila unità). L’indagine della Procura di Udine, che ha monitorato 400 arnie da marzo a giugno 2016, ha portato ora al sequestro dei campi di mais, 17 fondi agricoli in varie zone della provincia, notificando avvisi di garanzia a 38 persone.

Un disastro tutt’altro che inspiegabile, in realtà, dovuto a pesticidi nocivi, e che fa ancora più paura perché proprio in questi giorni, nel Salento, gli agricoltori potrebbero essere costretti a utilizzare pesticidi della stessa famiglia per combattere la Xylella. E tutto fa pensare che si potrebbe assistere presto ad una strage simile.

Stando a quanto riportato dai media del Friuli, le analisi condotte sui campi hanno rilevato la presenza dei neonicotinoidi che da pochi giorni sono stati completamente banditi dalla Comunità Europea, ma che fin dal 2013 erano comunque soggetti a restrizioni, che le aziende agricole non avrebbero rispettato per aumentare la produzione del mais (perdendo tutto il resto).

Ennesima conferma (come se ce ne fosse stato bisogno) che l’uso di quelle molecole è devastante per le api e tutti gli insetti impollinatori, la cui morte determina la morte della biodiversità e la distruzione di interi ecosistemi. I neonicotinoidi, infatti, disorientano gli insetti, che non sono più in grado di trovare il loro alveare, condannandoli a morte certa.

Ennesima conferma che però non sembra insegnarci nulla. Pur essendo ora totalmente vietati in campo aperto l’imidacloprid e il clothianidin della Bayer e il tiamethoxam della Syngenta, l’acetamiprid, della stessa famiglia, non solo non è vietato, ma è anche particolarmente “sponsorizzato” per le sue qualità insetticide (che sono così incredibili da fare anche strage di api), fino al punto da essere imposto per legge per combattere la sputacchina, insetto responsabile di diffondere la Xylella tra gli ulivi del Salento.

A quante altre stragi dovremmo assistere, anzi, quanti danni a noi stessi dovremmo subire per invertire la rotta?

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Roberta De Carolis

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