Smog: una class action contro i danni da inquinamento dell’aria

Il PM 2,5 (ormai soprannominato il "particolato killer") é causa certa di infiammazioni sistemiche, aggrava asma e bronchiti, causa in maniera accertata cancro ai polmoni ed influenza lo sviluppo polmonare neonatale, aumentando l'incidenza di asma sino al 70% dei casi esaminati.

Il PM 2,5 (ormai soprannominato il “particolato killer”) é causa certa di infiammazioni sistemiche, aggrava asma e bronchiti, causa in maniera accertata cancro ai polmoni ed influenza lo sviluppo polmonare neonatale, aumentando l’incidenza di asma sino al 70% dei casi esaminati.

L’ SO4 ed il black carbon, derivante dalla combustione incompleta dei carburanti, causano anch’essi infiammazioni polmonari ed asma.

Per Joel Schwartz, epidemiologo dell’università di Harvard, il rischio di mortalità da particolato é decisamente più alto di quanto si fosse sempre creduto tanto che negli Stati Uniti si sta pensando di abbassare la soglia di accettabilità del PM2,5 da 15 a 12 microgrammi/m3 (in Europa la soglia é impostata a 25 microgrammi/m3)

L’OMS ha inserito di recente gli inquinanti dell’atmosfera nel gruppo dei sicuri cancerogeni e qui da noi il direttore scientifico dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, il professor Mannucci, ha così commentato la gravità di esposizione a soglie così alte di PM2,5 alle quali la maggior parte di noi é esposto quotidianamente:

”Oggi abbiamo una solida documentazione sui danni dell’inquinamento dell’aria a carico di malattie come il tumore polmonare tanto che potrebbe essere la spiegazione ai tanti tumori del polmone che colpiscono i non fumatori”

È poi notizia recente che circa 1.400 cittadini realizzando la gravità della situazione (solo nel nostro paese 8.500 persone muoiono ogni anno a causa dello smog e dell’inquinamento dell’aria) si sono uniti ed appoggiati dal Codacons (storica associazione di consumatori) hanno annunciato una class action per ottenere un risarcimento dei “danni da smog” dalle amministrazioni comunali.

Il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi spiega così l’annuncio:

Con questa azione i residenti dei 50 comuni più inquinati d’Italia, ossia quelli dove il livello delle polveri sottili dell’aria supera sistematicamente i valori limite imposti dalla Ue, chiedono alle rispettive amministrazioni comunali un indennizzo di 2.000 euro ciascuno per essere stati costretti a vivere in un ambiente inquinato e respirare aria malsana“.

Certo é che lo smog non é cancellabile, ma certamente riducibile: ognuno di noi giorno dopo giorno può fare scelte responsabili ed agire con azioni concrete.

Scegliere i mezzi pubblici utilizzando l’automobile il meno possibile, preferire il treno all’aereo, usare di più mezzi a trazione umana come le gambe (innanzitutto!) o la bicicletta: queste semplici pratiche sostenibili.

Se ognuno di noi si rendesse consapevole potrebbe diffondere questa stessa consapevolezza a chi lo circonda e benché le amministrazioni debbano mettere in atto azioni riparative, la prevenzione rimarrà sempre la miglior arma da utilizzare in fatto di salute e ambiente.

Kia – Carmela Giambrone

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