Rischio nucleare in Giappone: in Italia si minimizza. Associazioni ambientaliste chiedono dimissioni dell’Agenzia Nucleare Italiana

Dopo il sisma giapponese e gli incidenti alle centrali nucleari nipponiche, il mondo inizia ad interrogarsi seriamente sul nucleare e a temerne i rischi, ad eccezione del governo italiano, che insieme alle lobby di settore, continua a rassicurare gli italiani sulla sicurezza delle centrali, nel penoso tentativo di coprire l’evidente realtà e gli effettivi rischi del nucleare.

Dopo il sisma giapponese e gli incidenti alle centrali nucleari nipponiche, il e a temerne i rischi, ad eccezione del governo italiano, che insieme alle lobby di settore, continua a rassicurare gli italiani sulla sicurezza delle centrali, nel penoso tentativo di coprire l’evidente realtà e gli effettivi rischi del nucleare.

Con questa consapevolezza, le associazioni ambientaliste italiane Greenpeace Italia, Legambiente e il WWF, si sono unite per chiedere all’unanimità le dimissioni dei responsabili dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, che tenta di spacciare per sicuro ciò che sicuro non è.
Dopo la pessima figura con la trovata pubblicitaria della partita a scacchi lanciata dal Forum Italiano Nucleare (bollata nelle scorse settimana come ingannevole) i sostenitori del nucleare non si arrendono e continuano imperterriti a sostenere l’opportunità di questa scelta. Ma a quanto pare, i porta voce dell’Agenzia del nucleare non fanno in tempo a rassicurare gli italiani che dall’estero arriva subito una nuova notizia che smentisce i loro dati.

Se le lobby nucleariste e politiche italiane ci vogliono far credere che la realtà sul rischio nucleare in Giappone è lontana – fa sapere il WWF in una nota – e non paragonabile alla tecnologia a nostra disposizione, c’è il mondo intero, e l’Europa in particolare, che in queste ore si sta domandando se la scelta nucleare sia ancora sicura e conveniente. Dalla Francia alla Germania, dall’Austria alla Svizzera i politici stanno agendo non sull’onda emotiva, ma razionale della revisione dei propri piani alla luce dell’evidente insicurezza degli impianti nucleari. Quello che sta accadendo in queste ore è drammatico : se le notizie sono confermate, le barre di uranio della centrale di Fukushima sarebbero già parzialmente fuse, ovvero, sta accadendo quello che tutti noi speravamo (e speriamo ancora) non accadesse mai”.

Poi ha aggiunto:
Abbiamo una squadra di tecnici che possa rendersi utile in queste ore in Giappone (gli USA hanno già inviato i loro esperti) o abbiamo solo piazzisti capaci di raccontare le solite favole?”
Il WWF chiede poi al Governo quali saranno gli esperti che manderà l’Italia all‘incontro convocato per domani dal Commissario europeo all’energia: saranno inviati i soliti piazzisti del nucleare o sono state selezionate persone di alto profilo tecnico?.
Poi unanime la richiesta: “Chiediamo le dimissioni dei componenti dell’Agenzia per la sicurezza nucleare. – hanno detto Greenpeace, Legambiente e WWF dopo le reazioni dei componenti dell’Agenzia per la sicurezza nucleare di fronte al disastro giapponese – Non si può arbitrare una partita, essendo ultrà di una delle due squadre”.

Mentre l’Istituto francese di Radioprotezione e di Sicurezza Nucleare ha ammesso fin da subito la gravità dell’esplosione nucleare in Giappone, dichiarandosi allarmato, l’Agenzia per la sicurezza italiana si è preoccupata solo di fare propaganda politica, negando addirittura la gravità dell’incidente – hanno dichiarato le tre associazioni.

Ovviamente tutti speriamo che l’incidente non abbia la gravità del precedente in Ucraina, ma le dichiarazioni volte a sottacere e minimizzare quanto sta avvenendo sono da irresponsabili – hanno aggiunto Greenpeace, Legambiente e WWF. Non possiamo fidarci, quindi, di chi gestisce la sicurezza nucleare e si occupa della tutela della salute pubblica, non riconoscendo la pericolosità dell’atomo e disinformando i cittadini. Non si può, infatti, arbitrare una partita, parteggiando per una delle squadre in campo. È per questo che chiediamo le dimissioni dei membri dell’Agenzia, per far sì che possano occuparsi liberamente della campagna filonuclearista, lasciando gli incarichi istituzionali a chi realmente possa svolgerli realmente nell’interesse pubblico”.

Insomma, a quanto pare, minimizzare è la parola d’ordine di tutti i rappresentanti dell’Agenzia del Nucleare, una mossa che tenta di convincere gli italiani ad accettare ciò che hanno sempre rifiutato; per questo il referendum è l’unico strumento per fermare questo progetto incosciente:
Di fronte all’idiozia degli sciacalli – ha detto Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia – i cittadini devono dire basta. Il Referendum nucleare è una possibilità unica per fermare il pericoloso piano nucleare del governo. La petizione che Greenpeace ha lanciato per chiedere al Ministro Maroni di accorpare amministrative e referendum ha quasi raggiunto le 50 mila firme. Chiediamo a chi ci segue online di continuare a firmare e diffondere l’invito in rete. Vogliamo dare voce a chi non vuole subire il piano degli sciacalli.”

Verdiana Amorosi

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