Puliamo il mondo 2016: riprendiamoci le nostre città!

Il 23, 24 e 25 settembre torna in tutta Italia Puliamo il mondo, l’importante iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente in collaborazione con la Rai con un’edizione tutta dedicata all’integrazione e all’abbattimento delle barriere.

Puliamo il mondo 2016 si riparte! Il 23, 24 e 25 settembre torna in tutta Italia l’importante iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente in collaborazione con la Rai con un’edizione tutta dedicata all’integrazione e all’abbattimento delle barriere, per contribuire a spazi urbani più sostenibili, puliti e inclusivi.

Per il 24esimo anno consecutivo, ci saranno migliaia di volontari, tra cittadini, scuole, amministrazioni, associazioni e comunità straniere, che nella tre giorni di Puliamo il Mondo, con tanto di guanti e ramazze, ripuliranno dai rifiuti strade, vie, parchi e aree degradate della città, al suon del motto:

Puliamo tutti insieme il mondo dai rifiuti, dall’indifferenza, e dalle barriere fisiche, culturali e mentali, per un’Italia davvero sostenibile, aperta al dialogo e alla partecipazione attiva”.

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La campagna, che tra l’altro è l’edizione italiana di Clean up the world nata Sydney nel 1989 e portata in Italia nel 1993 da Legambiente, è dedicata quest’anno al tema dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’abbattimento delle barriere. Il mondo, infatti, non va ripulito soltanto dall’immondizia, ma anche dall’indifferenza che frena lo sviluppo dei diritti e la diffusione del benessere per tutti e impedisce la creazione di spazi urbani più sostenibili e lo scambio interculturale.

È per questo che Puliamo il Mondo coinvolgerà, oltre a tante associazioni presenti sul territorio, anche le comunità dei migranti, i rifugiati politici, le associazioni dedite all’integrazione sociale.

Puliamo il Mondoafferma Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente – trova nel volontariato ambientale e nella partecipazione attiva il suo grande punto di forza. Il volontariato è una importante leva di cambiamento, intreccia competenze, visioni, dà risposte sociali a istanze collettive e soprattutto riesce a coinvolgere persone di ogni età, religione, paese e status sociale che vogliono “rimboccarsi” le maniche e contribuire con azioni concrete alla tutela dell’ambiente e a un mondo più sostenibile e inclusivo. Quest’anno la campagna sarà dedicata all’integrazione e all’abbattimento delle barriere e nella tre giorni di pulizia saranno coinvolti carcerati, migranti, comunità straniere e ragazzi disabili, perché il volontariato non ha né confini né barriere, anzi rende tutti cittadini di fatto”.

E il capitolo rifiuti? Secondo dati Legambiente, nel nostro Paese sono più di 1500 i comuni ricicloni, quelli che hanno raggiunto l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata e sono ben 525 le realtà che producono meno di 75 kg annui per abitante di rifiuto secco indifferenziato (pari al 7% del totale nazionale), per una popolazione che sfiora i 3 milioni di cittadini. Di questi 525 comuni virtuosi, 255 hanno un sistema di tariffazione puntuale e 136 uno normalizzato.

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Ci sono, poi, le esperienze virtuose di diverse amministrazioni che hanno come comun denominatore la responsabilizzazione dei cittadini attraverso una raccolta domiciliare, una comunicazione efficace e politiche che premiano il cittadino virtuoso. Come per esempio il sistema di penalità e premialità della nuova legge regionale in Emilia Romagna, la tariffazione puntuale di Treviso o l’esperienza della raccolta porta a porta avviata a Catanzaro (qui nel 2015 si partiva dal 10% di raccolta differenziata, a maggio di quest’anno si è raggiunta una media di raccolta differenziata pari all’80% nelle prime due aree servite, elevando la percentuale complessiva della raccolta cittadina al 32%).

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La maggiore informazione, la presa di coscienza da parte dei cittadini su questi temi e la spinta che possono esercitare con iniziative come Puliamo il Mondo sono essenziali per affrontare le questioni ambientali ancora aperte. Prendersi cura del proprio territorio è anche la base di una comunità che si integra e scommette su un futuro comune”, conclude Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

E insegnarlo poi ai nostri cuccioli tra i banchi di scuola o, ancor più, offrendo loro tali iniziative e far sentire importante anche il loro ruolo è di vitale importanza per creare consapevolezza soprattutto nelle generazioni future.

La campagna ha ottenuto anche nel 2016 il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di UPI e di ANCI.

Qui trovate tutti i luoghi, i programmi e i referenti locali di Puliamo il mondo 2016.

Germana Carillo

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