‘Morti annegati per il clima’, la protesta degli attivisti di ER nel laghetto dell’EUR davanti la sede dell’ENI

Gli attivisti di Extinction Rebellion hanno protestato contro il governo gettandosi nel laghetto dell'Eur per chiedere azioni concrete per il clima

Il movimento Extinction Rebellion ha organizzato nella giornata di ieri una singolare performance per chiedere al governo azioni concrete contro la crisi climatica.

Le attiviste e gli attivisti si sono gettati nelle acque del laghetto dell’EUR, nei pressi del palazzo dell’Eni a Roma, simulando la morte per annegamento:

“Questo è il presente e sarà il futuro per milioni di persone nel mondo se non agiamo ora per fermare il collasso climatico e ambientale che sta travolgendo il pianeta.
Siamo qui per denunciare l’immobilismo delle istituzioni e coinvolgere l’opinione pubblica su un problema drammatico che necessita un’azione immediata”, hanno dichiarato in un comunicato stampa.

I giovani del movimento chiedono al governo verità sulla situazione e azioni immediate: la popolazione deve essere informata sulla crisi climatica in atto e servono azioni a tutela dell’ambiente, tra cui l’eliminazione di emissioni di gas serra entro il 2025.

https://www.facebook.com/ExtinctionRebellionRoma/posts/1527332964085795

Secondo Extinction Rebellion, le misure contenute nel Decreto Clima recentemente approvato non sono sufficienti a limitare il riscaldamento medio globale sotto il valore di 1.5°C e porterebbero invece a un aumento delle temperature tra i 1 e 3°C, il doppio rispetto a quanto previsto dall’accordo di Parigi.

“Oltre 1 miliardo di persone che, nel mondo, vive vicino alle coste sarebbe costretto ad abbandonare la propria casa divenendo a tutti gli effetti migrante climatico.
In Europa si stimano circa 86 milioni di persone a rischio e in Italia il 70% della popolazione ossia quella che vive nella zona costiera”.

Nel nostro Paese si è registrato un nuovo record di aumento delle temperature medie nel 2018 e quest’anno si sono verificato più di 1500 eventi estremi legati ai cambiamenti climatici.

Il riscaldamento globale è peggiore del 20% nel Mediterraneo e ulteriori aumenti di temperatura rischiano di far sparire per sempre città come Venezia e regioni come il Polesine e la Pianura Padana.

I giovani del movimento chiedono dunque al governo di affrontare immediatamente lo stato di emergenza climatica votato pochi giorni fa alla Camera.

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Foto cover: Extinction Rebellion

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