Piantare 30.000 alberi per combattere il caldo eccessivo sull’isola di Jurong dove operano oltre 100 compagnie petrolifere

Sull'isola di Jurong verranno piantati 30mila alberi in collaborazione con le amministrazioni e le aziende, per combattere l'aumento delle temperature

Un notevole progetto ecologico sta per partire sull’isola di Jurong, per contrastare l’aumento delle temperature.
Secondo quanto riferito lo scorso sabato da JTC Corporation e dal National Parks Board (Nparks), sull’isola artificiale saranno infatti piantati trentamila alberi nei prossimi tre anni.

L’isola artificiale di Jurong è situata al largo della costa sud-occidentale di Singapore e ospita numerose aziende inquinanti, tra cui oltre 100 compagnie petrolifere, petrolchimiche e chimiche.
Le attività dell’isola contribuiscono in modo significativo all’aumento delle temperature che, secondo Nparks, potranno essere ridotte dalla vegetazione aggiuntiva.

Al momento sulll’isola sono presenti circa 10mila alberi: grazie a questo nuovo progetto saranno piantate altre 30mila piante appartenenti a diverse specie tra cui la Neolitsea cassia e la Planchonella obovata, selezionate per la loro rusticità e tolleranza alla siccità, oltre che per la loro bellezza.

I nuovi alberi verranno collocati soprattutto lungo le strade trafficate e quando saranno adulti, tra 15-20 anni, aiuteranno a rendere il clima più fresco, miglioreranno la qualità della vita dei lavoratori dell’isola e porteranno beneficio a tutto l’ecosistema.

La grande iniziativa ecologica è stata annunciata in concomitanza con il lancio della campagna Clean and Green Singapore 2019, con la quale la città intende puntare alla sostenibilità attraverso una migliore gestione delle risorse, dei rifiuti e delle aree verdi, in collaborazione con amministrazioni, cittadini e aziende che operano sul territorio.

In merito al progetto di piantumazione a Jurong, Cindy Koh, direttrice presso JTC, ha dichiarato che esiste una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale da parte delle industrie dell’isola:

“Dato che possediamo l’80% dei terreni industriali a Singapore, vediamo la necessità di creare progetti più sostenibili e attraenti per le imprese e i talenti”, ha dichiarato Koh.

Per finanziare il progetto a Jurong sono stati raccolti oltre 500mila dollari grazie anche alle società petrolifere e alle industrie chimiche che lavorano sul territorio.

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Tatiana Maselli

Foto cover

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