Per protesta vive da due settimane su un albero: “sono esseri viventi come noi, ci danno ossigeno, tagliarli è da pazzi”

Per protesta vive da due settimane su un albero a Parigi, nella speranza di essere ascoltato dal Ministero per mettere fine all'abbattimento di alberi.

Si chiama Thomas Brail e da due settimane, esattamente dal 28 agosto, vive su un albero, ad altezza 15 metri. Il motivo? Protestare contro il disboscamento in Francia, nella speranza di smuovere il Ministero dell’Ecologia.

Tutto è iniziato quando il Comune di Condom, dove abita, ha deciso di abbattere 25 alberi: Thomas, arboricoltore e scalatore, ma prima ancora giardiniere comunale, era in disaccordo e così ha deciso di raggiungere Parigi, è salito su un platano e si è fermato lì, in attesa di essere ascoltato dal Ministero.

Inutile dire che gli ambientalisti lo stanno sostenendo da più parti, lui dal canto suo ribadisce di amare gli alberi e di conoscere il loro importante valore ambientale, anche nella lotta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici in corso.

Motivo per cui ha deciso di battersi a loro favore, chiedendo tutela per tutti gli alberi francesi a rischio abbattimento, come ha dichiarato nelle numerose interviste rilasciate alla stampa. Queste le sue parole nell’intervista al Corriere della Sera:

“Gli alberi sono esseri viventi come noi, ci danno ossigeno, tagliarli è da pazzi. Ci preoccupiamo dei roghi in Amazzonia ed è giusto, io intanto faccio quel che posso qui, in Francia”.

L’idea di salire sull’albero gli è venuta dopo l’ennesimo rifiuto da parte del sindaco di Condom di riceverlo. Thomas ha accusato il sindaco di violare il Codice ambientale che vieta l’abbattimento di alberi se non in casi speciali, come riporta l’articolo L350.

Agganciato ai rami con delle corde, è persino riuscito a montare una piccola tenda e un’amaca, circondato da cartelli di protesta. E non gli mancano i sostenitori della “porta accanto”: ogni mattina gli abitanti locali sensibili alla sua lotta lo riforniscono di cibo e bevande. Un vicino gli ricarica il cellulare e gli lava i vestiti.

Durante il giorno Thomas pubblica video sui social, risponde alle interviste, spiega le motivazioni del suo gesto, affermando che gli alberi non si possono sostituire come le panchine perché non sono arredo urbano ma molto di più.

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Laura De Rosa

Photo Credit: Facebook

 

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