Tutti i Paesi del mondo devono dichiarare l’emergenza climatica adesso

Il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha lanciato un appello a tutti i paesi del mondo: è necessario dichiarare l’emergenza climatica adesso, in modo da avere la possibilità di contrastare più efficacemente e velocemente i cambiamenti climatici.

Sabato, in occasione del quinto anniversario dell’Accordo sul Clima di Parigi, si è tenuto  il Climate Ambition Summit dove oltre 70 leader globali si sono incontrati, sia pur virtualmente, per rinnovare gli impegni presi a favore dell’ambiente ormai 5 anni fa (una serie di promesse che ancora aspettiamo vengano mantenute).

Il Climate Ambition Summit 2020 aveva l’ambizioso obiettivo, non solo di rinnovare gli impegni, ma soprattutto di spingere i paesi ad azioni più rigorose e immediate per fermare le emissioni e fronteggiare il riscaldamento globale.

Proprio per questo l’appello di Guterres è stato molto chiaro: è necessario che tutti  i paesi dichiarino lo stato di emergenza climatica (alcuni l’hanno già fatto e tra questi c’è anche l’Italia), ciò permetterebbe infatti di accelerare le misure utili ad evitare ulteriori pericolosi innalzamenti della temperatura globale.

“Qualcuno può ancora negare che siamo di fronte a una drammatica emergenza? Questo è il motivo per cui oggi invito tutti i leader mondiali a dichiarare lo stato di emergenza climatica nei loro paesi fino al raggiungimento della neutralità di emissioni di anidride carbonica” ha dichiarato Guterres.

Il capo delle Nazioni Unite ha affermato che la ripresa economica post-pandemia rappresenta un’opportunità per accelerare la transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio, ma ha anche avvertito che è necessario fare molto di più per scongiurare conseguenze catastrofiche.

“Finora, i membri del G20 stanno spendendo il 50% in più nei loro pacchetti di stimolo e salvataggio su settori legati alla produzione e al consumo di combustibili fossili, rispetto all’energia a basse emissioni di carbonio. Questo è inaccettabile. I trilioni di dollari necessari per il recupero di COVID sono soldi che stiamo prendendo in prestito dalle generazioni future”. 

Così facendo, ha concluso Guterres, rischiamo “una montagna di debiti per le generazioni future” e un “pianeta distrutto”.

Gli Stati Uniti

Grandi assenti al Summit di sabato sono stati gli Usa. Come certamente ricorderete, Donald Trump aveva chiamato gli Stati Uniti fuori dall’accordo di Parigi ma ora la nuova amministrazione Biden si è impegnata a rientrarvi, non appena sarà avvenuto l’insediamento ufficiale.

In una dichiarazione Joe Biden ha fatto sapere:

“Inizierò immediatamente a lavorare con le mie controparti in tutto il mondo per fare tutto ciò che possiamo, anche convocando i leader delle principali economie per un vertice sul clima entro i miei primi 100 giorni in carica. Miglioreremo l’incredibile lavoro che città, stati e imprese hanno svolto per ridurre le emissioni e costruire un futuro più pulito. Ascolteremo e ci impegneremo da vicino con gli attivisti, compresi i giovani, che hanno continuato a lanciare l’allarme e chiedere il cambiamento a chi è al potere “.

Ha ribadito la sua promessa di far entrare gli Stati Uniti in un percorso che vada verso l’obiettivo finale di raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2050.

L’intervento di Greta Thunberg

In occasione della ricorrenza dei 5 anni dall’Accordo sul clima di Parigi è intervenuta anche la giovane attivista Greta Thunberg in un video che inizia così: “Il mio nome è Greta Thunberg e ti invito a far parte della soluzione”.

Non c’è più tempo per le promesse dei politici di tutto il mondo, è tempo di trovare soluzioni concrete e immediate, di lottare perché effettivamente si raggiunga l’obiettivo più ambizioso, quello di limitare l’aumento di temperatura media globale a 1.5°C.

“La vera speranza viene dalle persone. E tutto inizia con la consapevolezza” ci ricorda Greta.

Fridays for Future invita tutti noi a fare una promessa: lottare con le unghie e con i denti per fare in modo di limitare il riscaldamento globale.

Per il momento, ancora una volta, quelle dei leader di tutto il mondo sono solo parole. Il vertice sul clima è stato ambizioso solo di nome, non è riuscito infatti a produrre alcun importante passo avanti. Le promesse rimangono sempre tante, ma ormai non bastano più.

Fonti: ONU / The Guardian / Facebook

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