Ocean Cleanup sperimenta “la prima tecnologia scalabile” per rimuovere i rifiuti di plastica dagli oceani

Tre intercettori in Indonesia, Malesia e Rep Dominicana per impedire alla plastica di entrare negli oceani: il sistema di Ocean Cleanup.

Secondo il World Economic Forum, ogni anno vengono scaricate negli oceani 8 milioni di tonnellate di plastica, l’equivalente di un camion della spazzatura carico ogni minuto

Tre intercettori nei fiumi di Indonesia, Malesia e Repubblica Dominicana per impedire alla plastica di entrare negli oceani.

È il sistema messo a punto da Ocean Cleanup: una barriera e un sistema di trasporto a energia solare che utilizzano le correnti del fiume per incanalare la plastica in contenitori che possono essere riportati a terra e smistati.

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La nostra strategia è duplice – spiega il CEO e fondatore di The Ocean Cleanup, Boyan Slat. Da un lato fermare la fonte, impedendo a più plastica di finire negli oceani e nei fiumi. Dall’altro eliminare la molta plastica già presente nell’oceano, in particolare il Great Pacific Garbage Patch tra le Hawaii e la California. È enorme e non va via da solo. Quindi dobbiamo ripulirlo.

L’obiettivo finale è sviluppare “la prima tecnologia scalabile” per rimuovere la plastica dalle acque della Terra.

Si stima che la più grande discarica di rifiuti, la Great Pacific Garbage Patch, contenga 79mila tonnellate di plastica su un’area di oltre mezzo milione di miglia quadrate. I detriti sono costituiti principalmente da microplastiche, che il National Ocean Service definisce come “piccoli pezzi di plastica lunghi meno di cinque millimetri che possono essere dannosi per il nostro oceano e la vita acquatica”.

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Fonte: Ocean Cleanup

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