Nestlé denunciata per aver riversato inquinanti nel fiume e ucciso tre tonnellate di pesci

L'incidente ha provocato l'inquinamento di 8 chilometri di fuiume e la morte di migliaia di pesci: colpite 14 specie, tra cui alcune protette

Nestlé è stata denunciata per aver devastato l’ecosistema del fiume Aisne, nella regione di Ardenne a nord della Francia, riversando nelle acque fanghi biologici.

L’incidente è avvenuto la scorsa domenica ed è stato provocato da un guasto all’impianto di trattamento delle acque reflue in uno stabilimento dove la multinazionale produce le sue cialde Nescafé.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: migliaia di pesci sono morti e galleggiano sulle acque del fiume.

Circa tre tonnellate di pesci si stanno accumulando lungo le rive e, dal giorno dell’incidente a oggi, pescatori e vigili del fuoco stanno lavorando per rimuovere i corpi ormai senza vita di carpe e lucci e altre 12 specie di pesci, tra cui alcune protette.

Nestlé ha fatto sapere di aver interrotto la produzione dopo circa tre ore dal guasto, bloccando la fuoriuscita. È stata inoltre costruita una diga per contenere la diffusione delle sostanze inquinanti.

Nonostante le misure adottate, la diminuzione dell’ossigeno nell’acqua ha portato alla morte dei pesci e ora sono in corso analisi per determinare il possibile inquinamento chimico o batteriologico delle acque.

“Tra i 6 e gli 8 km, tutto è stato devastato”, ha commentato Michel Adam, presidente della Federazione dei pescatori delle Ardenne.

Fonti di riferimento: Le Parisien/Le Figaro

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