Marea nera: ecco Oil Cleaning guard, l’eco-guardiano dei mari

Quattro giovani studenti dell’Università di Hunan, nell’omonima provincia cinese, hanno messo a punto un originale macchinario che potrebbe rappresentare la soluzione agli sversamenti di petrolio in mare e che è valso loro il secondo posto al prestigioso premio di design industriale Lotus prize.

Quattro giovani studenti dell’Università di Hunan, nell’omonima provincia cinese, hanno messo a punto un originale macchinario che potrebbe rappresentare la soluzione agli sversamenti di petrolio in mare e che è valso loro il secondo posto al prestigioso premio di design industriale Lotus prize.

Oil Cleaning Guard, questo il nome della “macchina centrifuga” partorita dalle menti dei quattro designer cinesi Hu Tingting, Li Ran, Zhao Xiaoyang, Zhu Yi , è, infatti, in grado di separare il petrolio dall’acqua in caso di oil spill e maree nere.

Certo, di macchinari in grado di recuperare petrolio se ne è già parlato, e a lungo: ricorderete il caso Kostner-Deep Water Horizon e, sempre a riguardo, gli accorati appelli, al limite dello sciovinismo, all’utilizzo dell’italianissima Oilsep. Non è tuttavia necessario attendere un disastro per sollevare la questione della salvaguardia ambientale in merito al problema del trasporto del greggio via mare, soprattutto se si considera il seguente dato: sono più di 17 bilioni i litri di petrolio che ogni giorno solcano i nostri mari.

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I punti di forza di questa “lavatrice marina” made in China, che la distinguono da tutte le apparecchiature fino ad ora realizzate, sono la sua capacità di effettuare operazioni di gruppo, auto-coordinandosi per ottimizzare il contenimento della eventuale marea nera, e la dotazione di un sistema di luci e segnalatori acustici per allontanare gli animali marini, oltre che di filtri realizzati con fibre vegetali.

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Tutto ciò rende questo “guardiano” dei mari ancor più ecofriendly.

Ultima caratteristica da considerare, sebbene irrilevante ai fini ambientali, è il suo accattivante ed innovativo design.

Ricordando che l’inquinamento da petrolio più grave è quello definito di tipo ‘sistematico’ o ‘cronico’, (provocato principalmente dal lavaggio delle cisterne petrolifere in mare, dalle infiltrazioni naturali, dalla ricaduta di particelle inquinanti dall’atmosfera, ecc.), ci auguriamo tuttavia di non dover mai utilizzare Oil Cleaning Guard per grandi catastrofi petrolifere come quella avvenuta nel Golfo del Messico o quella passata quasi in sordina della marea nera in Sardegna.

Roberta Ragni

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