Mal’aria 2018: scopri quanto è inquinata la tua città

Quanto sono inquinate le città italiane? A fare il punto è il dossier Mal'aria 2018 di Legambiente, secondo cui nel nostro paese l'emergenza smog è da record e l'aria che respiriamo è sempre più pericolosa per la nostra salute

Quanto sono inquinate le città italiane? A fare il punto è il dossier Mal’aria 2018 di Legambiente, secondo cui nel nostro paese l’emergenza smog è da record e l’aria che respiriamo è sempre più pericolosa per la nostra salute.

Presentato oggi alla vigilia del vertice di Bruxelles sulla qualità dell’aria rivolto agli 8 paesi in procedura di infrazione (Italia inclusa), il rapporto ha preso in esame la qualità dell’aria delle città capoluogo scoprendo che ben 39 nel 2017 hanno superato, almeno in una stazione ufficiale di monitoraggio di tipo urbano, il limite annuale di 35 giorni per le polveri sottili con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi/metro cubo.

A detenere il primato negativo sono soprattutto le città del nord anche a causa delle condizioni climatiche che hanno reso ancora più grave l’emergenza.

Su 39 capoluoghi, ben cinque hanno superato la soglia di 100 giorni di smog oltre i limiti: Torino è in testa alla classifica con il record negativo di 112 giorni di livelli illegali di inquinamento atmosferico, seguita da Cremona con 105, Alessandria con 103, Padova con 102 e Pavia con 101 giorni.

Non è andata meglio ad Asti con 98 giorni e Milano con 97 giornate oltre il limite,Venezia con 94 e Vicenza con 90. La prima città del centrosud è Frosinone, che si è piazzata al nono posto con 93 giorni.

dossier malaria2018

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In Friuli-Venezia Giulia al primo posto c’è Pordenone con 39 superamenti e Trieste con 37. Nelle Marche, invece, è Pesaro con 38 giorni oltre i limiti a posizionarsi tra le città peggiori.

Ecco la classifica completa:

malariatabella

Emergenza in Pianura Padana

Considerando le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, la situazione è davvero critica. Mal’aria ha rivelato che in quasi tutti i capoluoghi di provincia (31 su 36) è stato sforato il limite annuo. In questi stessi Comuni l’85% delle centraline urbane ha rilevato concentrazioni oltre il consentito, a dimostrazione di un problema diffuso, non limitato ad alcune zone.

Delle 31 città con un inquinamento costante tutto l’anno, 28 superano i 100 giorni, e 16 superano addirittura i 150 giorni. La popolazione che vive in questi capoluoghi ammonta a circa 7 milioni di abitanti che di fatto hanno respirato polveri e gas tossici e nocivi per metà dell’anno.

infografica malaria 2018

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Le polveri sottili al Centro-sud

Pur non raggiungendo i livelli del Nord, anche il centro e il sud devono fare i conti con l’inquinamento e le polveri sottilili. In Campania le situazioni più critiche sono state registrate a Caserta con 53 giorni di sforamento, Avellino con 49 e Napoli con 43. In Umbria non brilla Terni con 48 giorni di aria irrespirabile.

Ozono ti tengo d’occhio

Anche l’ozono è tra i sorvegliati speciali, visto che la sua importanza viene spesso sottovalutata. Secondo l’Agenzia Ambientale Europea (EEA) sono 13.600 le morti premature riconducibili all’ozono in Europa nel 2015, di cui 2.900 solo in Italia.

Nel nostro paese, nel 2017 sono state 44 le città che hanno registrato il superamento del limite di 25 giorni nell’anno solare: quelle che hanno superato più del triplo il limite sono Catanzaro con 111 superamenti, Varese (82), Bergamo (80), Lecco (78), Monza (78) e Mantova (77).

Ozono e PM10

Combinando insieme gli sforamenti dei limiti di ozono e PM10, secondo Legambiente, in testa alla classifica negativa troviamo Cremona con ben 178 giorni di inquinamento rilevato (105 per le polveri sottili e 73 per l’ozono), seguita da Pavia 167, Lodi, Mantova e Monza con 164 giorni di inquinamento totale, Milano 161 e Alessandria con 160.

ozonopm10

Italia ed Europa

Mal’aria 2018 ha messo a confronto anche le nostre città con quelle europee confermando che le principali città italiane sono tra le più critiche a livello europeo per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Confrontando le medie annuali di PM10 di 20 grandi città di Italia, Spagna, Germania, Francia, e Regno Unito (dati 2013) è emerso che i valori peggiori relativi alla concentrazione media annuale di Pm10 si registrano proprio nel nostro paese: a Torino (39 microgrammi/metrocubo di Pm10), Milano (37) e Napoli (35), che primeggiano sulle sorelle europee come Siviglia, Marsiglia e Nizza dove invece si registra una concentrazione media annuale di Pm10 di 29 μg/mc.

malaria italia europa

Roma si piazza, insieme a Parigi, al 7° posto con una concentrazione media annua di 28 μg/mcs. Negli anni successivi al 2013, la situazione delle quattro città italiane non è migliorata: la media annuale di PM10 a Torino è stata di 35 microgrammi/mc nel 2014, 39 nel 2015 e 36 nel 2016; a Milano è stata nei tre anni 35-41-36; a Napoli è stata 29 nel 2014 e nel 2015 e 28 nel 2016. A Roma, dai 29 microgrammi per metro cubo del 2014 si è passati a 31 nel 2015 e di nuovo a 29 nel 2016.

LEGGI anche:

In questi giorni, la Commissione Europea ha inviato un ultimatum al nostro paese, chiedendo al ministro dell’ambiente Galletti aggiornamenti sulle misure previste in Italia per contrastare l’inquinamento atmosferico, pena il rinvio alla Corte di giustizia europea.

Per leggere il dossier completo, clicca qui

Francesca Mancuso

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