Inferno in Algeria, almeno 42 persone (tra civili e militari) sono morte nei violenti incendi divampati nel Paese

La regione montuosa della Cabilia, in Algeria, è assediata da violenti incendi. E il bilancio delle vittime è salito a 42 morti

In poche ore la regione montuosa della Cabilia, in Algeria, si è trasformata in un inferno, in cui hanno perso la vita almeno 42 persone, tra cui civili e 25 militari impegnati a domare le fiamme dei violenti incendi scoppiati intorno alla città di Tizi Ouzou, a est della capitale Algeri. Ad aggiornare il bilancio il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune.

Con grande tristezza e dolore, ho ricevuto la notizia della morte di 25 membri dell’Esercito Nazionale del Popolo, dopo essere riusciti a salvare più di cento cittadini dalle fiamme divampate, nelle montagne di Bejaia e Tizi Ouzou. – ha scritto ieri su Twitter il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, esprimendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime dei roghi – Di fronte a questi discorsi solenni, ci inchiniamo con riverenza davanti alle anime dei giusti figli della nazione. Le mie condoglianze a tutte le famiglie dei martiri.

In totale sono oltre 70 gli incendi divampati in circa 20 prefetture del Paese e le autorità algerine hanno già comunicato di aver arrestato quattro piromani. L’area più colpita a quella attorno alla città di Tizi Ouzou, che conta oltre 130mila residenti e in queste zone le risorse di acqua iniziano a scarseggiare.

Il fuoco sta seminando morte e paure tra i residenti delle aree colpite.  Le foto apparse nelle ultime ore sui social mostrano terreni ed edifici distrutti, animali e persone in fuga in preda al terrore e alla disperazione.

Sull’origine dei roghi non sembrano esserci molti dubbi. Anche il ministro degli Interni Kamel Beldjoud ha affermato con che ”50 incendi che divampano contemporaneamente possono avere solo origine dolosa”.

E i vigili del fuoco algerini, da soli, non riescono più a far fronte a questa apocalisse di fuoco. Per questo il primo ministro Aymen Benabderrahmane ha chiesto aiuto alla comunità internazionale per noleggiare Canadair e domare le fiamme.

Dopo la Grecia, il Sud Italia e la Turchia, l’Algeria è l’ennesimo Paese del Mediterraneo vittima della furia del fuoco, con molta probabilità provocata da menti criminali.

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Fonti: Abdelmadjid Tebboune (Twitter)Reuters/Al Jazeera

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