Fu un aspirapolvere a causare l’incidente nucleare nella centrale svedese di Ringhals

Un aspirapolvere industriale andato in tilt gha bloccato per sette mesi la centrale svedese di Ringhals. E pensare che le centrali svedesi sono tra le più sicur

Può una centrale nucleare essere messa ko da un apirapolvere? Purtroppo sì, ed è quanto è successo in Svezia, che vanta le centrali atomiche più sicure. A maggio, infatti, presso la centrale nucleare svedese di Ringhals, a Sud di Göteborg, una sorta di aspirapolvere si è incendiata, causando il blocco del reattore.

L’elettrodomestico, di tipo industriale fu dimenticato all’interno dell’involucro del reattore 2 della centrale nucleare, al termine di un normale ciclo di pulizie. Il giorno successivo, l’involucro venne sottoposto ad una prova di pressione. In quel momento, prima andò in cortocircuito e poi esplose, facendo incendiare il reattore.

Il fuoco, secondo gli esperti di Ringhals, non costituì un problema per la sicurezza della centrale e venne rapidamente spento. Ma le conseguenze si protrassero per svariati mesi. La fuliggine infatti aveva ricoperto varie aree, costringendo la Vattenfall Power Company a chiudere il reattore, sperando di riaprirlo nel mese di dicembre.

In questo momento, dunque tutti e quattro i reattori di Ringhals sono spenti. E gli addetti ai lavori sperano che già dalla prossima settimana almeno due possano tornare al lavoro.

È stato un errore umano, e non dovrebbero verificarsi tali situazioni nelle nostre centrali” ha spiegato al quotidiano Svenska Dagbladet il responsabile Gango. Per le operazioni di pulizia

e di riparazione del reattore è stato previsto un blocco di almeno sette mesi, il che significa che il management spera di ottenere il reattore a metà dicembre.

Gösta Larsen, direttore del servizio informazioni di Ringhals, ha di fatto confermato le cifre diffuse dai media svedesi, sottolineando che “si perdono molti milioni di corone per ogni giorno che un reattore rimane inoperoso, credo che il calcolo di 200 milioni di euro sia molto vicino alla realtà”.

Danni economici non da poco, equivalenti a 1,8 miliardi di corone.

E se si pensa che proprio nelle scorse settimane, come ricorderete un incendio è divampato nella centrale di Oskarshamm forse è davvero il caso di interrogarsi sulla sicurezza delle centrali nucleari svedesi.

Francesca Mancuso

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