Icef: urge Agenzia internazionale sull’ambiente per far rispettare gli impegni ai singoli Stati

Un'agenzia internazionale sull'ambiente per far rispettare gli accordi alle singole nazioni. Per affrontare e risolvere concretamente i problemi ambientali del mondo, gli accordi internazionali non bastano: è necessaria un'agenzia mondiale per l'Ambiente e una Corte Internazionale in grado di monitorare e intervenire sui crimini ambientali, ma soprattutto sulle inadempienze dei singoli Stati.

Un’agenzia internazionale sull’ambiente per far rispettare gli accordi alle singole nazioni. Per affrontare e risolvere concretamente i problemi ambientali del mondo, gli accordi internazionali non bastano: è necessaria un’agenzia mondiale per l’Ambiente e una Corte Internazionale in grado di monitorare e intervenire sui crimini ambientali, ma soprattutto sulle inadempienze dei singoli Stati.

La proposta arriva dalla fondazione “International Court of the Environment” (Icef), in occasione del convegno ”Il ruolo dell’Italia per Rio+20”, organizzato oggi a Roma dalla stessa organizzazione, con il patrocinio di Roma Capitale e dei ministeri degli Affari esteri e dell’Ambiente.

A livello mondiale esistono delle emergenze che i singoli Paesi non posso affrontare da soli, e l’ambiente è una di queste – ha fatto sapere Amedeo Postiglione, direttore dell’Icef e presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione – c’è la necessità di creare dei meccanismi permanenti e specifici per l’ambiente, sia di tipo amministrativo, sia di tipo giudiziario”.

In pratica, la Corte Internazionale per l’Ambiente non servirà solo per monitorare e sanzionare i crimini sull’ambiente, ma anche per obbligare i singoli stati a rispettare le leggi:

“Esistono più di mille convenzioni internazionali, obblighi assunti dagli Stati e che gli Stati devono essere costretti a osservare con la forza della legge – ha continuato Postiglione – Serve una Corte che applichi il diritto internazionale e che intervenga sulle inadempienze“.

L’ICEF è l’unico ente, a livello globale, che partecipò per la prima volta alla Conferenza ONU del Giugno 1992 di Rio de Janeiro, con una proposta concreta e precisa di Global Environmental Governance, che ha permesso la realizzazione di tre importanti iniziative: un evento sul tema dell’accesso alla giustizia, la creazione di una Corte Internazionale per l’Ambiente, in collaborazione con il Japan Bar Association e un meeting in cui si è parlato (già nel 1992) del rapporto tra economia e ambiente.

Secondo l’associazione quindi è arrivato il momento di dare una svolta radicale ai progetti ambientali di respiro internazionale: dal clima alla biodiversità, dalla crisi dell’acqua a quella energetica.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook