Avidità e stupidità stanno distruggendo il mondo. Parola di Stephen Hawking

L’umanità non ha imparato nulla dagli errori del passato e continua a ripeterli, mettendo gravemente a rischio il futuro del Pianeta: lo ha affermato Stephen Hawking nel corso di un’intervista, sottolineando come, per il suo ruolo nel riscaldamento globale, l’inquinamento sia la più grave minaccia che oggi il mondo si trova ad affrontare. Una minaccia incredibilmente sottovalutata, ci permettiamo di aggiungere noi.

L’umanità non ha imparato nulla dagli errori del passato e continua a ripeterli, mettendo gravemente a rischio il futuro del Pianeta: lo ha affermato Stephen Hawking nel corso di un’intervista, sottolineando come, per il suo ruolo nel riscaldamento globale, l’inquinamento sia la più grave minaccia che oggi il mondo si trova ad affrontare. Una minaccia incredibilmente sottovalutata, ci permettiamo di aggiungere noi.

Sabato scorso Stephen Hawking è stato intervistato nell’ambito del programma televisivo americano Larry King Now. In collegamento via streaming dalle Canarie, dove ha preso parte al Festival Internazionale Starmus, che quest’anno gli è stato dedicato, il famoso astrofisico ha risposto ad alcune domande sulle scoperte scientifiche che ritiene più rilevanti, sull’intelligenza artificiale e sullo stato del nostro pianeta. E, proprio su questo ultimo punto, ha lasciato emergere tutto il suo pessimismo.

Una visione a tinte fosche che è emersa soprattutto quando Larry King gli ha ricordato come, in un’intervista rilasciatagli diversi anni fa, avesse paventato il rischio di una autodistruzione dell’umanità, e gli ha poi chiesto se la pensasse ancora così.

“Sicuramente non siamo diventati meno avidi o meno stupidi.” – ha risposto Hawking – “Sei anni fa avevo messo in guardia contro l’inquinamento e la sovrappopolazione, che sono entrambi peggiorati rispetto ad allora. La popolazione mondiale è cresciuta di mezzo miliardo dal nostro ultimo incontro, un trend di cui non si vede la fine. A questo ritmo, sarà di 11 miliardi di persone entro il 2100. L’inquinamento atmosferico è aumentato dell’8% negli ultimi cinque anni.”

In sei anni, insomma, nessuno dei due problemi è stato affrontato: anzi, sono entrambi notevolmente peggiorati, senza che vi sia stata una presa di coscienza o la ricerca di una soluzione. Il tutto mentre i Governi mondiali sono più orientati ad utilizzare le scoperte e i progressi della scienza – come ad esempio l’Intelligenza Artificiale – per progettare e realizzare nuove armi, piuttosto che esplorare quelle applicazioni – ad esempio in ambito medico e chirurgico – che li porrebbero al servizio dell’umanità e del miglioramento delle condizioni di vita di molti.

Nessuno sembra rendersi conto che il problema più grande che il mondo è chiamato ad affrontare oggi è rappresentato dall’inquinamento atomosferico, dato che le emissioni sono alla base del riscaldamento globale.

“[…] Arriveremo troppo tardi per cercare evitare pericolosi livelli di riscaldamento globale?” – si è chiesto in proposito l’astrofisico.

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Una domanda che sembra retorica e che lascia trasparire una visione piuttosto cupa del futuro dell’umanità. Un’umanità che, bisogna ammetterlo, non sta facendo nulla per scongiurare la catastrofe.

Ecco il video dell’intervista di sei anni fa, in cui Hawking aveva paventato il rischio di autodistruzione dell’umanità:

Lisa Vagnozzi

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