Ginevra a rischio: un antico tsunami distrusse la citta’. Potrebbe accadere ancora

La città svizzera di Ginevra potrebbero essere a rischio inondazioni. Un antico tsunami verificatosi nel 563 a.C., oltre un secolo dopo che i romani avevano conquistato il controllo della città, distrussse i villaggi circostanti, portando via con sé molte vite umane e animali. La causa? Un'enorme frana avvenuta dove il Rodano entra nel lago, nella parte opposta rispetto a dove sorge Ginevra

La città svizzera di Ginevra potrebbero essere a rischio inondazioni. Un antico tsunami verificatosi nel 563 d.C. nella parte opposta rispetto a dove sorge Ginevra. Allora, una grande quantità di massi precipitò dalle montagne vicino al delta del Rodano, circa a 70 chilometri dalla città, portando al collasso la foce del fiume. Onde alte anche 10 metri si riversarono fin sopra le mura della città svizzera. E adesso i ricercatori hanno trovato la prima prova geologica di tale disastro.

Il team, formato da Katrina Kremer, Guy Simpson e Stéphanie Girardclos, della Section of Earth and Environmental Sciences della University of Geneva, ha trovato le prove dello tsunami durante la creazione di profili ad alta risoluzione della composizione dei sedimenti del lago di Ginevra con una tecnica simile ai sonar, ma che utilizza le onde sismiche. In questo modo, gli scienziati hanno esaminato la parte più profonda del lago ginevrino e hanno prelevato dei campioni, nei quali hanno scovato un deposito a forma di lente, subito ricondotto ad un evento catastrofico risalente al 563 d.C. e definito ‘Tauredunum’. Tale deposito era spesso mediamente 5 metri di e copriva 50 chilometri quadrati. I profili sismici hanno mostrato un “livello molto strano e molto diverso” di stati depositatisi nel corso di un unico evento, come ha spiegato Stéphanie Girardclos geologo del team di ricerca.

Un’onda alta 13 metri avrebbe colpito anche Losanna 15 minuti dopo la caduta dei massi, e un’onda di 8 metri ha poi raggiunto Ginevra dopo 70 minuti. L’indagine ha mostrato inoltre che altri grandi sedimenti si sono depositati sul fondo del lago dopo grandi eventi negli ultimi 10.000 anni.

I risultati, pubblicati su Nature Geoscience, suggeriscono che la regione sia ancora oggi potenzialmente a rischio. Un milione sono gli abitanti che vivono sulle rive del lago, di essi 200.000 persone soltanto a Ginevra. “È certamente successo prima e credo che ci possiamo aspettare che probabilmente accadrà ancora una volta,” ha detto il geologo Guy Simpson. “Ci sono molte, molte più persone che vivono intorno al lago“, ha osservato Girardclos.

Il rischio tsunami dal lago è stato sottovalutato in passato“, ha aggiunto Max Engel dell’Università di Colonia, in Germania. Ma anche altri laghi con simili caratteristiche geologiche corrono i medesimi rischi. Un’ulteriore analisi dei nuclei più profondi dovrebbe consentire alla squadra di saperne di più sulle dimensioni e la frequenza di questi eventi. Ciò potrebbe aiutare a valutare il rischio per la città e le comunità che abitano sulle rive del lago.

Francesca Mancuso

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