Il ghiaccio marino artico ha raggiunto l’estensione minima per il 2021. È il dodicesimo minimo storico dal 1978

Lo scorso 16 settembre il ghiaccio marino artico e dei bacini circostanti ha raggiunto la sua estensione minima annuale.

Il ghiaccio marino artico ha probabilmente raggiunto la sua estensione minima per il 2021, a 4,72 milioni di chilometri quadrati nel mese di settembre. Si è sciolto di meno, ma a lungo termine è una tendenza comunque negativa

Secondo i dati forniti dagli scienziati del National Snow and Ice Data Center (NSIDC) dell’Università del Colorado Boulder e della NASA, lo scorso 16 settembre il ghiaccio marino nell’Oceano Artico e nei bacini circostanti ha raggiunto la sua estensione minima annuale al termine della stagione estiva.

Il minimo del 2021 è il dodicesimo più basso nei quasi 43 anni di misurazioni satellitari e le 15 estensioni minime più basse nei 43 anni si sono verificate tutte negli ultimi 15 anni (dal 2007 al 2021).

Abbiamo avuto una tregua quest’anno, un’estate fresca e tempestosa con meno ghiaccio sciolto – ha affermato Mark Serreze, direttore del NSIDC. Ma la quantità di ghiaccio marino vecchio e spesso è più bassa che mai nei nostri dati satellitari.

Secondo le mappe, l’estensione della calotta il 16 settembre – definita come l’area totale in cui la concentrazione di ghiaccio è almeno il 15% – misurava 4,72 milioni di chilometri quadrati. Si tratta dell’estensione più alta degli ultimi anni: nel 2020 e nel 2019 le misurazioni sono state inferiori (la seconda e la terza più bassa nello storico di riferimento) con 3,74 milioni di chilometri quadrati nel 2020 e 4,14 milioni nel 2019. 

ghiaccio artico

@NSIDC

Quindi, in questo anno si è sciolto meno ghiaccio marino anche se in generale il pianeta è stato più caldo, con temperature record in Nord America, Europa e Asia, siccità negli Stati Uniti occidentali e lo scioglimento della calotta glaciale in Groenlandia.

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Più a nord, nell’Oceano Artico, le condizioni sono state invece più fredde per gran parte dell’estate, la bassa pressione sull’Artico ha portato cieli nuvolosi, limitando la quantità di luce solare che contribuisce allo scioglimento dei ghiacci. Le tempeste al contrario possono contribuire a diffondere il ghiaccio, rallentando il declino della sua estensione. 

Non ci aspettiamo che il ghiaccio marino sia più basso ogni anno – spiega Walt Meier, esperto del ghiaccio marino all’NSIDC – proprio come non ci aspettiamo che le temperature siano più calde ovunque sulla Terra ogni anno anche a causa del riscaldamento globale.

Secondo gli scienziati, sono importanti le tendenze a lungo termine rivolte verso il basso. Il ghiaccio marino tende anche a diventare più sottile; cioè, c’è meno ghiaccio pluriennale che sopravvive a una stagione estiva e si addensa nell’inverno successivo. 

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Fonte: NSIDC

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