Teflon cancerogeno? 10 alternative alle comuni padelle e pentole antiaderenti

Teflon cancerogeno? Ecco dieci alternative alle comuni padelle antiaderenti che presentano un rivestimento in teflon.

Come tutti noi già sappiamo, le comuni padelle antiaderenti presentano un rivestimento in teflon, materiale sempre più spesso posto sotto accusa per la propria potenziale nocività nei confronti della nostra salute.

Ciò che rende il rivestimento in teflon delle padelle potenzialmente pericoloso è il suo contenuto di PFOA (acido perfluorottanico). Si tratta di un emulsionante utilizzato proprio nella produzione del teflon, in merito al quale alcune ditte produttrici sostengono che esso possa scomparire nel corso del processo di lavorazione del rivestimento antiaderente, per via delle elevate temperature che possono essere raggiunteì nel corso dello stesso.

A porre in dubbio simili affermazioni intervengono alcuni studi effettuati negli Stati Uniti presso la University of Exeter e pubblicati sulle pagine della rivista scientifica Environmental Health Perspectives, in base ai quali è stato dimostrato come elevati livelli di tale sostanza all’interno del sangue possano essere in grado di favorire patologie che coinvolgono la tiroide, con particolare riferimento alle donne.

Il PFOA è stato dichiarato nel 2006 da parte della statunitense Environmental Protection Agency come un componente potenzialmente cancerogeno, presente, anche se a bassi livelli, nella quasi totalità della popolazione statunitense come residuo nel sangue. Il suo impiego a livello industriale potrebbe essere vietato a partire dal 2015, almeno negli Stati Uniti. Il teflon ad elevate temperature non genererebbe soltanto PFOA, ma anche un’ulteriore sostanza considerata cancerogena (nei topi), il tetrafluoroetilene.

Quali pentole e padelle preferire dunque per porsi al riparo da eventuali rischi per la salute? Per cucinare in maniera ecologica e salutare non dimenticate inoltre di consultare la nostra guida in proposito. Ecco infine alcuni suggerimenti sulla scelta di pentole e padelle alternative da utilizzare in cucina.

1) Titanio

padella titanio

Il titanio è un materiale naturalmente antiaderente. Pentole e padelle realizzate con il suo impiego non necessitano dunque di alcun rivestimento in teflon. Si tratta di un materiale duro, resistente, che può essere utilizzato con sicurezza anche nel caso ci si avvicini alle pentole o alle padelle con la lama di un coltello da cucina. Questo aspetto rende le pentole e le padelle in titanio praticamente indistruttibili e particolarmente durevoli nel tempo. Non doverle sostituire dopo pochi anni garantirà un certo risparmio economico, anche a fronte di un costo iniziale che potrebbe apparire elevato.

2) Terracotta vetrificata

pentola terracotta vetrificata

Le pentole in terracotta possiedono la capacità d garantire una cottura uniforme ed a temperatura costante per qualsiasi tipo di alimento, mantenendo intatti i sapori e permettendo inoltre di contenere l’impiego di grassi. Si tratta di pentole resistenti che permettono di cuocere il cibo a temperature non eccessivamente elevate e che sono in grado di offrire antiaderenza completa, soprattutto se inumidite con dell’acqua prima di procedere alla cottura. Per effettuare acquisti mirati e sicuri sarebbe bene rivolgersi a produttori che ne garantiscano l’ecocompatibilità e che non impieghino sostanze estranee nella loro fabbricazione. La terracotta più sicura ha subito un processo di vetrificazione e non contiene metalli pesanti o sostanze tossiche.

3) Ceramica atossica

padella ceramica

Il tipico rivestimento in teflon delle padelle è stato sostituito in anni recenti da un rivestimento in ceramica, spesso pubblicizzato come ecologico e salutare. Nell’acquisto di padelle con rivestimento in ceramica bisognerà comunque porre una certa attenzione, in quanto nella loro produzione potrebbero essere impiegate sostanze inquinanti o smalti non completamente atossici. Per questo motivo sarebbe meglio rivolgersi negli acquisti ad aziende che garantiscano l’ecocompatibilità e la salubrità dei materiali utilizzati.

4) Vetro Pirex

pentola vetro pirex

Sono considerate le pentole più sicure dal punto di vista della salute e vengono di frequente consigliate a chi soffre di allergia al nikel o a chi desidera evitare che le stoviglie utilizzate in cucina possano contenere metalli pesanti, come cromo e cobalto. Si tratta di pentole purtroppo non adatte alla cottura su fornelli, ma da utilizzare esclusivamente in forno.

5) Ferro

padella ferro

Pentole e padelle in ferro sono naturalmente antiaderenti e possono essere in grado di sopportare le temperature più elevate. Presentano purtroppo l’inconveniente di poter essere soggette alla ruggine nel caso vengano lavate con acqua. La loro detersione dovrebbe avvenire utilizzando un panno appena inumidito. subito dopo le pentole o padelle in ferro dovranno essere asciugate alla perfezione prima di essere ritirate.

6) Pietra ollare

pentola pietra ollare

Con la pietra ollare vengono realizzate pentole adatte ad una cottura lenta degli alimenti ed in grado di riscaldarsi mantenendo costante la loro temperatura. La capacità antiaderente della pietra ollare è naturale. Inoltre essa non rilascia sostanze tossiche di alcun tipo. Le pentole in pietra ollare richiedono un certo tempo di riscaldamento per raggiungere la temperatura di cottura ideale e sono particolarmente adatte alla cottura di minestroni e zuppe.

7) Acciaio inox

padella acciaio inox

L’acciaio inossidabile è un materiale particolarmente resistente, adatto pressoché ad ogni tipo di cottura, ponendo attenzione a mescolare di frequente gli alimenti e ad aggiungere una piccola parte di acqua e di olio durante la cottura delle verdure per la preparazione di stufati in modo che esse non rischino di attaccarsi al fondo.

8) Alluminio

pentola alluminio

Pentole e padelle in alluminio prive di rivestimento in teflon possono considerarsi davvero sicure? Sono sempre più frequenti i dubbi del mondo scientifico nei confronti dell’alluminio, i cui residui all’interno del cibo potrebbero rivelarsi dannosi per il nostro sistema nervoso. Particolarmente nocivo potrebbe essere il contatto tra alluminio e sostanze acide o ricche di sale. Attenzione dunque anche ai contenitori o alle pellicole in alluminio utilizzati per la conservazione dei cibi. I sali d’alluminio che si sprigionano durante la cottura potrebbero essere potenzialmente tossici per la salute. Chi finora ha utilizzato pentole e padelle in alluminio nel tentativo di evitare il teflon potrebbe essere andato incontro inconsapevolmente a rischi per la salute. Sarebbe opportuno sostituire le proprie stoviglie in alluminio con pentole e padelle in acciaio inox, ancora meglio se dal fondo spesso, per una cottura migliore e che eviti al cibo di attaccarsi al fondo.

9) Rame stagnato

padella rame stagnato

Le pentole di rame sono adatte ad essere utilizzate per ogni tipo di cottura purché contengano anche un parte di stagno. Si dovrà dunque andare alla ricerca di pentole in rame stagnato che impediscano che nel corso della cottura si verifichi un processo di ossidazione che può condurre alla formazione di sostanze tossiche e di una patina di ossido di rame che dovrà essere sempre rimossa nel caso si utilizzino pentole in rame non stagnato. Le pentole in rame, anche se protette da un rivestimento in stagno, dovrebbero sempre essere utilizzate con la massima attenzione, poiché tale rivestimento protettivo potrebbe facilmente rovinarsi a causa di calore eccessivo o scheggiarsi a contatto con alcuni utensili da cucina.

10) Ghisa smaltata

pentola ghisa smaltata

Le pentole in ghisa possono essere considerate sicure se rivestite da uno strato smaltato privo di sostanze tossiche. Saranno le case produttrici a dover fornire delle garanzie ai propri clienti in merito ad un simile aspetto fondamentale. Pentole, casseruole e tegami in ghisa smaltata possono essere utilizzati per la cottura in forno, su fornello a gas, ad induzione e persino sul barbecue, oltre a poter essere riposti senza problemi in frigorifero.

Marta Albè

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