Quella frattura dei ghiacci dell’Antartide che preoccupa il mondo

Una spaccatura in Antartide preoccupa il mondo. Gli scienziati dell'Instituto Antártico Argentino (IAA) hanno sorvolato i ghiacci del Polo Sud e hanno individuato una massa di ghiaccio enorme, che negli ultimi mesi si sta staccando sempre più velocemente dalla piattaforma di Larsen C

Una spaccatura in Antartide preoccupa il mondo. Gli scienziati dell’Instituto Antártico Argentino (IAA) hanno sorvolato i ghiacci del Polo Sud e hanno individuato una massa di ghiaccio enorme, che negli ultimi mesi si sta staccando sempre più velocemente dalla piattaforma di Larsen C.

Quest’ultima si trova nella zona nord occidentale del mare di Weddell, lungo la costa orientale della penisola Antartica da capo Longing fino all’area meridionale dell’isola di Hearst. Da qui l’enorme lastrone ghiacciato con una superficie di 5.900 kmq sarebbe in procinto di staccarsi definitivamente.

La ricognizione aerea ha permesso di rilevare solo 20 chilometri della frattura superficiale. La porzione di ghiaccio ha dimensioni monumentali: per l’IAA la sua area è 30 volte più grande di quella del territorio della città di Buenos Aires.

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Il volo è stato condotto lungo la frattura, localizzata nella regione orientale della Penisola Antartica, a circa 500 km dalla Base Marambio.

Secondo Eric RignotEric Rignot, glaciologo del Jet Propulsion Laboratory della NASA, il crollo di Larsen C aggiungerebbe solo una piccola quantità d’acqua al livello degli oceani. Eppure, ciò che preoccupa gli scienziati è che la frattura colpisce ghiacciai che si trovano dietro le piattaforme di ghiaccio, fungendo loro da sostegno.

Di conseguenza, questi fenomeni possono destabilizzare i ghiacciai e facilitarne lo scioglimento. A quel punto, vi sarebbe un significativo aumento del livello delle acque.

Il distacco di enormi masse di ghiaccio è studiato dagli scienziati di tutto il mondo perché può avere effetti molto pericolosi, tra cui l’innalzamento del livello delle acque che, a lungo andare, metterebbe a rischio le città costiere.

Anche i satelliti hanno confermato l’ampliamento di questa frattura. Dalle rilevazioni dei satelliti radar Sentinel-1 della costellazione dell’ESA Copernicus e da quelli della Costellazione COSMO-SkyMed, è emerso che da gennaio 2016 la fessura che sta portando Larsen C a staccarsi definitivamente, si è estesa di 60 chilometri, mostrando che il processo di distacco sta avvenendo più velocemente rispetto al passato. Solo a gennaio 2017 è stato registrato un allungamento di 20 km della frattura.

Gli studi adesso stanno cercando di determinare con certezza le cause e i collegamenti con i cambiamenti climatici.

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Francesca Mancuso

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