L’Europa ha intenzione di includere nucleare e gas tra le fonti verdi che riceveranno sussidi

L'Europa ha intenzione di includere il gas naturale e l'energia nucleare tra le fonti verdi che meritano sussidi

L’Europa ha intenzione di includere il gas e l’energia nucleare tra le fonti che meritano l’etichetta verde poiché in grado di avere un impatto positivo sul clima e sull’ambiente.

Dopo un dibattito durato diversi mesi, sembra infatti che Bruxelles abbia deciso che nucleare e gas siano idonei a ricevere sussidi in base al regolamento europeo sulla tassonomia, a patto che siano rispettati determinati requisiti.

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Nella bozza del testo della Commissione europea si legge che l’energia nucleare può essere considerata un’attività economica sostenibile solo se i Paesi che ospitano le centrali possono garantire uno smaltimento de rifiuti tossici in modo sicuro e senza danni significativi per l’ambiente.

Per quanto riguarda il gas naturale, la sua produzione non potrà comportare emissioni superiori a 270 g di CO2 per kilowatt e gli investimenti saranno concessi solo per rimpiazzare petrolio e carbone.

Come mai due fonti energetiche così controverse sono state inserite tra le quelle green? Anche se in misura inferiore rispetto al carbone, il gas naturale è infatti comunque responsabile dell’emissione di CO2 mentre l’energia nucleare, sebbene non sia responsabile di gas serra, produce rifiuti tossici potenzialmente pericolosi per l’ambiente.

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La decisione della Commissione è stata ufficialmente presa perché investire in queste due tecnologie potrebbe favorire la riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2050, ma è probabilmente stata influenzata dalla crisi energetica degli ultimi mesi, che ha portato i paesi europei a pagare prezzi record per l’elettricità importata, che copre tre quarti del fabbisogno.

Inserendo il nucleare e il gas tra le energie sostenibili, l’Europa apre duqneu la strada agli investimenti per la costruzione di nuove centrali nucleari per i prossimi fino al 2045 e per l’estrazione di gas naturale per almeno dieci anni.

Il testo della Commissione deve ancora essere approvato dal Parlamento europeo, dove potrebbe ottenere un ampio sostegno, nonostante le critiche di numerosi gruppi ambientalisti.

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Fonti di riferimento: Financial Times/Reuters

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