Sabbie bituminose: la marea nera che sta inquinando il Canada

Dal suolo dell'Alberta, da settimane, esce bitume. La colpa è dell'industria del petrolio non convenzionale

L’Alberta, in Canada, è alle prese con una “marea nera” a terra: migliaia e migliaia di barili di bitume e sabbie bituminose stanno uscendo dal terreno nei pressi di un sito di estrazione petrolifera. Nessuno capisce perché e tutti puntano il dito contro l’industria del petrolio non convenzionale.

Le sabbie bituminose sono uno dei tanti “idrocarburi non convenzionali”: petrolio, o gas, estratti da giacimenti fino a pochi anni fa inaccessibili con le vecchie tecnologie. Per estrarre le sabbie bituminose, ad esempio, si pompa vapore ad alta temperatura e pressione nel sottosuolo per spingere la sabbia impastata di petrolio in superficie.

Ma, a quanto pare, questo metodo non è affatto sicuro come si racconta: da settimane, infatti, in Alberta si verificano fuoriuscite spontanee di sabbie bituminose dal terreno. Moltissimi animali e piante sono già morti a causa della contaminazione e l’azienda che gestisce il vicino sito di estrazione di Cold Lake, la Canadian Natural Resources, sta tentando in tutti modi di bloccare la perdita.

Ma senza risultati. L’unica cosa che può fare al momento è tentare di ripulire il petrolio versato nei boschi: oltre 26 mila barili di bitume mischiato ad acqua sono stati già prelevati e molti altri ancora ne mancano. E la perdita non è affatto conclusa.

Un vero e proprio disastro ambientale, anche se l’azienda esclude che sia colpa delle tecniche utilizzate per estrarre le sabbie bituminose: “Stiamo analizzando le cause possibili dell’incidente, che crediamo siano meccaniche. Canadian Natural ha un sistema di monitoraggio dell’acqua sotterranea e stiamo procedendo a campionamenti dell’acqua e a mitigare i possibili impatti. Ci dispiace che sfortunatamente alcuni animali sono morti nel tempo trascorso tra l’incidente e la messa in opera dei nostri sistemi di allontanamento degli animali“.

Peppe Croce

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