Doomsday Clock: apocalisse più vicina di un minuto per nucleare e cambiamenti climatici

Abbiamo perso un altro minuto. Il Doomsday Clock è stato aggiornato. E per la Terra mancano cinque minuti alla fine del mondo. Le cause? I cambiamenti climatici e il nucleare

Non è colpa dei Maya se il mondo finirà. Passiamoci una mano sopra la coscienza. È solo colpa nostra e della scarsa tempestività delle decisioni politiche nella salvaguardia del pianeta. Stiamo letteralmente perdendo minuti preziosi, . Il ‘Doomsday Clock‘, l’orologio che calcola in base ad una serie di parametri tra cui il nucleare e i cambiamenti climatici, quanto vicini siamo alla distruzione della nostro pianeta, è stato spostato dagli esperti del Bulletin of the Atomic Scientists un minuto in avanti.

A che ora è la fine del mondo? Adesso sono le 23.55. E non c’è un solo istante da perdere. Mancano, in maniera metaforica, appena cinque minuti all’Apocalisse. È non c’è bisogno di arrivare al 21 dicembre 2012 e di puntare il dito contro profezie Maya, allineamenti di pianeti e interpretazioni di segnali divini. La colpa della distruzione del pianeta ricade inesorabilmente su di noi e in questo caso su chi ci governa.

E le cose vanno di male in peggio. Nel 2010, il panel di scienziati impegnati dal 1947 ad aggiornare l’ora della fine del mondo aveva portato di un minuto indietro l’oriologio (6 minuti alla mezzanotte) anche grazie alle positive intenzioni rese note dai leader mondiali nei confronti del disastrato pianeta Terra, che tanto generosamente ci ospita da migliaia di anni e che noi, con altrettanta ingratitudine stiamo portando allo sfacelo.

Di fronte a pericoli così chiari e attuali come la diffusione del nucleare e i cambiamenti climatici, e la necessità di trovare fonti sostenibili e sicure di energia, i capi del mondo non riescono a modificare il loro business“, ha detto Lawrence Krauss al Washington Post.

A nostro parere” ha detto Krauss “la più grande sfida che riguarda la sopravvivenza dell’umanità al 21° secolo è capire il modo di soddisfare il fabbisogno energetico per la crescita economica nei paesi in via di sviluppo senza danneggiare ulteriormente il clima e senza il rischio di un’ulteriore diffusione delle armi nucleari, e di fatto ponendo le basi per una loro riduzione globale“.

Intanto, già da qualche mese, dal 27 settembre scorso, l’Overshooot Day, abbiamo consumato tutte le risorse naturali a disposizione per l’intero 2011. Gli ultimi tre mesi dell’anno, dunque sono passati utilizzando quelle del 2012. Lo ha rivelato il Global Footprint Network.

La fine del mondo è sempre più vicina, la Terra ci sta chiedendo aiuto.

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