Compagnie petrolifere: ecco le peggiori pubblicità di tutti i tempi

Fino a qualche anno fa l’industria petrolifera non cercava affatto di nascondere la propria attività, o camuffare nei messaggi pubblicitari ciò che faceva e questo ha comportato la realizzazione e il lancio di spot e pagine pubblicitarie di cattivo gusto, tanto da suggerire ad alcuni l’idea di stilare una classifica per identificare le peggiori pubblicità di benzina della storia.

La compagnia petrolifera British Petrolium, che nel Golfo del Messico ha causato il più grande disastro ecologico degli ultimi anni, cerca di ripulire la propria immagina e lo fa a colpi di spot televisivi trasmessi negli Stati Uniti.

Nonostante i costi elevati per sostenere la campagna pubblicitaria, la BP non è riuscita nell’intento di rilanciare la sua immagine, perché le immagini di devastazione e sofferenza che hanno sconvolto l’equilibrio e l’economia delle zone che si affacciano sul Golfo del Messico sono ancora troppo forti.

Fino a qualche anno fa l’industria petrolifera non cercava affatto di nascondere la propria attività, o camuffare nei messaggi pubblicitari ciò che faceva e questo ha comportato la realizzazione e il lancio di spot e pagine pubblicitarie di cattivo gusto, tanto da suggerire ad alcuni l’idea di stilare una classifica per identificare le peggiori pubblicità di benzina della storia.

Secondo Climate Progress, la testata del Center for American Progress Action Fund che ha eletto le tre campagne più di cattivo gusto di tutti i tempi, la peggiore in assoluto è quella della “Shell Research“, del 1947 che mostra una ciotola piena di petrolio che ricopre completamente l’insalata e che gioca sull’assonanza con il termine inglese “oil”.
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Il secondo posto – tra le peggiori pubblicità delle compagnie petrolifere – troviamo quella della Exxon, lanciata nel 1962, che mostra l’immagine di un ghiacciaio, accompagnata da un messaggio che oggi fa rabbrividire: “Questo ghiacciaio gigante è rimasto intatto per secoli. Eppure, le forniture di energia di petrolio della Hunble potrebbero far sciogliere questi ghiacci al ritmo di 80 tonnellate al secondo!”

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Infine, la pubblicità della Mobiloil, che offre una “protezione istantanea” contro le avversità climatiche in cui viene rappresentata una lattina di olio che cola e scioglie il ghiaccio del paesaggio.

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Oggi – nell’era dei disastri ambientali e del riscaldamento globale – queste vecchie pubblicità non solo si rivelano profetiche, ma anche ridicole. E soprattutto di cattivo gusto.

Verdiana Amorosi

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