Storica sconfitta delle compagnie minerarie: i ghiacciai non si toccano!

Ambientalisti vs compagnie minerarie, uno a zero. Una sentenza ribadisce che esiste una normativa che tutela i ghiacciai e proibisce lo sfruttamento minerario in ambienti glaciali: una norma che finora le compagnie minerarie erano riuscite a raggirare.

Ambientalisti vs compagnie minerarie, uno a zero. Una sentenza ribadisce che esiste una normativa che tutela i ghiacciai e proibisce lo sfruttamento minerario in ambienti glaciali: una norma che finora le compagnie minerarie erano riuscite a raggirare chiedendone l’incostituzionalità. Ma la Corte Suprema Argentina va a favore dell’ambiente.

Festeggiano ambientalisti e attivisti che da tempo chiedono la fine dello sfruttamento in miniere come la Veladero, una delle più grandi miniere d’oro dell’Argentina e del mondo, che si trova nella parte nord-occidentale del paese, nella provincia di San Juan ed è gestita da Barrick Gold, una delle compagnie, insieme a Minera Argentina Gold, che hanno perso la causa.

Come dicevamo, finora le compagnie erano riuscite a raggirare la norma del 2011 che prevede la protezione dei ghiacciai e proibisce l’esplorazione e lo sfruttamento minerario in ambienti glaciali.

Le compagnie hanno chiesto l’incostituzionalità della legge e stanno mettendo in discussione il fatto che sia lo Stato argentino a dover decidere sulle risorse naturali. Dall’altro lato, secondo i giudici quando si tratta di tutelare la biodiversità non c’è molto da controbattere.

“Festeggiamo la sentenza, non c’è più alcun dubbio sul fatto che i ghiacciai debbano essere protetti”, ha dichiarato Gonzalo Strano, portavoce di Greenpeace Argentina. “La richiesta di Barrick di dichiarare l’incostituzionalità dei regolamenti nazionali è stata una mossa perversa che fortunatamente è andata perduta, e ora dobbiamo rispettare la legge e chiudere Veladero, non possiamo permettere più miniere sui ghiacciai di gli argentini”, ha aggiunto.

La miniera d’oro Veladero, che opera all’aperto e si trova a oltre 4mila metri sul livello del mare nella catena montuosa delle Ande, ha registrato nel 2015 il più grande disastro minerario nella storia dell’Argentina: lo sversamento di un milione di litri di acqua contaminata nel fiume Potrerillos.

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Le autorità giudiziarie non hanno ordinato la chiusura definitiva della miniera e gli incidenti sono continuati negli anni successivi , con almeno due nuovi scarichi. Adesso con questa nuova sentenza, gli ambientalisti chiedono l’immediata chiusura.

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Dominella Trunfio

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