Sì, il Polo Nord è più caldo dell’Europa in questo momento

Nevica a Roma, al Polo Nord invece le temperature sono miti. In questi giorni abbiamo sperimentato sulla nostra pelle un'improvvisa ondata di freddo, con neve anche a bassa quota. Il clima è davvero impazzito e non siamo noi a dirlo.

Nevica a Roma, al Polo Nord invece le temperature sono miti. In questi giorni abbiamo sperimentato sulla nostra pelle un’improvvisa ondata di freddo, con neve anche a bassa quota. Il clima è davvero impazzito e non siamo noi a dirlo.

Un fronte freddo ha colpito l’Europa venerdì e, secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, potrebbe durare da due a tre settimane. Ciò ha fatto sì che parti dell’Europa diventassero più fredde rispetto al Polo Nord, dove sono state registrate temperature insolitamente alte per il periodo.

Soprannominata la “bestia dell’est”, questo fronte freddo dovrebbe tornare alle temperature medie entro la fine della settimana, mentre l’Europa settentrionale e orientale probabilmente resterà insolitamente fredda fino alla prossima settimana. Dall’altra parte dell’Artico, le temperature sono di circa 2,2°C al di sopra del normale, e il ghiaccio marino nell’Oceano Artico è ai minimi storici.

Altri scienziati temono che l’improvviso riscaldamento stratosferico non sia un’anomalia ma un’indicazione che il riscaldamento globale abbia eroso il vortice polare. La Groenlandia ha già sperimentato 61 ore sopra lo zero nel 2018, tre volte di più rispetto all’anno precedente.

Secondo l’Organizzazione Metereologica Mondiale (WMO), la fine dell’ invernale nell’emisfero nord è segnata da condizioni meteorologiche estremo. Ciò è collegato a modelli di circolazione atmosferica su larga scala e interconnessi e ad un recente evento meteorologico chiamato Sudden Stratospheric Warming Event, circa 30 km sopra il Polo Nord. Questo riscaldamento porta i venti freddi orientali provenienti dalla Siberia che influenzano le temperature in Europa.

L’evento di riscaldamento stratosferico ha portato a una spaccatura nel vortice polare, che è un’area di bassa pressione nell’atmosfera superiore, con venti vorticosi che girano intorno ad esso. Tipicamente, quei venti sono abbastanza forti da mantenere l’aria più fredda nell’Artico durante l’inverno. Ma di fatto l’unico risulttao è l’ondata di freddo in Europa e anche negli Usa.

“Un periodo con temperature significativamente inferiori alla norma (periodo freddo) almeno per questa e per le prossime 2-3 settimane è previsto per la maggior parte dell’Europa (dalla Spagna alla Grecia e dall’Irlanda alla Russia). I giorni più freddi sono previsti per la settimana a partire dal 26 febbraio, con anomalie di temperatura settimanali inferiori a -10 ° C nella Russia occidentale, in Bielorussia, Ucraina e Polonia” spiega la WMO.

In generale le ondate di freddo stanno diventando più rare ma al contrario, alcune parti dell’Artico hanno sperimentato temperature insolitamente elevate e particolarmente preoccupanti perché l’estensione del ghiaccio del mare artico a gennaio è stata la più bassa mai registrata e si teme un nuovo record minimo a marzo.

Erik Solheim, capo dell’UN Environment, dà la colpa ai gas serra e al loro accumulo dovuto principalmente alla combustione di combustibili fossili.

“Quelle che una volta ritenevamo essere delle anomalie stanno diventando la nuova normalità. Il nostro clima sta cambiando proprio davanti ai nostri occhi, e abbiamo solo un breve lasso di tempo per evitare che peggiori significativamente”.

“Questa è un’anomalia tra le anomalie. È abbastanza fuori dalla portata storica ed è preoccupanteha detto Michael Mann, direttore del Earth System Science Center di Università statale della Pennsylvania. “L’Artico è sempre stato considerato un testimone perché amplifica il riscaldamento causato dall’uomo. E sta mandando un chiaro avvertimento”.

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Il freddo di questi giorni, nonostante le suggestive immagini di Roma imbiancata, non è affatto una buona notizia.

Francesca Mancuso

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