La centrale idroelettrica prosciuga il Lago di Ledro: a rischio le palafitte dopo 4000 anni

I lavori alla centrale idroelettrica di Riva del Garda hanno prosciugato il Lago di Ledro danneggiando i molluschi e le palafitte

Il Lago di Ledro è completamente a secco da alcune settimane e questo ha causato la morte di milioni di molluschi ed esposto a gravi rischi le Palafitte di Ledro, costruite oltre 4000 anni fa.

A puntare i riflettori su quanto sta avvenendo nella località turistica trentina è l’associazione ambientalista Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro, attraverso un esposto in Procura.

Nella denuncia, l’associazione spiega che:

“Il lago di Ledro, principale attrazione turistica della Valle, costituisce un microsistema biologico molto delicato, già messo a dura prova dai prelievi che la Hydro Dolomiti Energia effettua per alimentare la Centrale Idroelettrica di Riva del Garda.
Da alcune settimane si osserva una drastica riduzione del livello dell’acqua, motivata, da informazioni ufficiose raccolte, dalla necessità di effettuare dei lavori nella centrale di Riva.
Sembra che il Comune di Ledro, principale responsabile della salubrità e della conservazione dello specchio d’acqua, non abbia minimamente valutato l’impatto di questo abbassamento sull’ecosistema del lago”.

A causa della riduzione del livello dell’acqua, sono infatti emersi i pali delle palafitte che ora sono esposti all’aria e possono velocemente degradarsi a opera dei batteri. Si tratta di reperti dal grande valore storico e archeologico, che l’associazione definisce nell’esposto come un “prezioso museo all’aperto e memoria della storia di Ledro”.

I siti palafitticoli di Ledro sono infatti una testimonianza della vita di uomini vissuti migliaia di anni fa, primi abitanti delle Alpi, e sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO nella sessione del giugno 2011.

Il prosciugamento del lago ha inoltre provocato la morte di milioni di molluschi che vivono al suo interno, assicurando la depurazione dell’acqua.

L’associazione ha dunque deciso di rivolgersi alla Procura per cercare di difendere un patrimonio ecologico e storico che, pur essendo di proprietà demaniale, appartiene a tutta la comunità di Ledro.

Fonte di riferimento: Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro/Museo delle Palafitte Ledro/Visit Trentino

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