Il Canada vieta la plastica monouso!

Il Governo canadese annuncia la rinuncia alla plastica monouso: vietati bicchieri, cannucce, cotton fioc, su modello dell'UE

Il Canada prende esempio dall’Unione Europea e annuncia la rinuncia alla plastica monouso dal 2021.
Una lunga lista di oggetti in plastica vietati, dai bicchieri ai bastoncini per i palloncini, per contrastare l’inquinamento causato dalle plastiche, vera e propria piaga dei nostri tempi.
Il governo promette inoltre incentivi alle aziende innovative che offriranno posti di lavoro realizzando alternative più ecologiche rispetto alla plastica.

Il governo canadese rinuncia alla plastica

Ottime notizie dal Canada, che vieterà la plastica monouso a partire dal 2021. Ad annunciare la svolta ambientalista è il premier Justin Trudeau.

Attraverso un tweet pubblicato ieri, Trudeau fa sapere che il governo bandirà gli oggetti in plastica monouso dal 2021 e si impegnerà a responsabilizzare le aziende riguardo ai rifiuti e a sostenere chi offrirà sul mercato alternative più ecosostenibili alla plastica.

Sappiamo bene che i rifiuti di plastica abbandonati nell’ambiente rappresentano un’emergenza per la salute dell’ambiente, degli animali e dell’uomo e anche secondo il premier canadese “Linquinamento causato dalla plastica è un problema che non si può più ignorare”:

Oggetti monouso in plastica vietati dal 2021

Le autorità canadesi si sono ispirate al modello dell’Unione Europea nello stilare la lista degli oggetti in plastica vietati. Banditi dunque bicchieri monouso, così come piatti e posate, cannucce di plastica per bibite e cocktail, cotton fioc, piatti e posate in plastica e perfino i bastoncini che sostengono i palloncini. Il divieto si estenderà anche alle stoviglie monouso in polistirolo, come i bicchieri utilizzati nei fast food.
Saranno inoltre vietati sacchetti e altri prodotti in plastica biodegradabile poiché possono rilasciare sostanze inquinanti e dannose nelle acque e nell’ambiente.
Una vera e propria lotta al monouso e nel rispetto del Pianeta che ci auguriamo contagi anche altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti.

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Tatiana Maselli

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