Così Camp fire sta bruciando la California. È l’incendio più distruttivo di sempre

California in fiamme. Tre violentissimi incendi in questi giorni hanno messo in ginocchio lo stato. Uno è il rogo più distruttivo mai verificatosi in California e il terzo più letale nella storia dello stato

Alte temperature, siccità e forti venti hanno alimentato i terribili roghi

California in fiamme. Tre violentissimi incendi in questi giorni hanno messo in ginocchio lo stato. Uno è il rogo più distruttivo mai verificatosi in California e il terzo più letale nella storia dello stato.

Soprannominato Camp Fire, ha ucciso 23 persone in tre giorni, con oltre 100 dispersi in un’area più grande di Detroit. Sebbene sia stato contenuto al 25% fino a domenica, le alte temperature e le forti raffiche di vento hanno creato le condizioni ottimali per la sua diffusione, ancora per un altro giorno.

Ma non è l’unico. Altri due incendi boschivi in rapida avanzata stanno imperversando in tutto il paese, dalle colline della Sierra Nevada alla costa di Los Angeles. Gli incendi hanno ucciso almeno 31 persone da quando sono iniziati giovedì e hanno bruciato quasi 80.000 ettari.

Tutti gli occhi però sono puntati su Camp Fire, che è divampato attorno alle 6:30 del mattino di giovedì. Un totale di 6.713 strutture sono state distrutte: 6.453 case e 260 edifici commerciali di Paradise, ormai una città fantasma. Altre 15.000 strutture sono minacciate dalle fiamme. La causa dell’incendio è sotto inchiesta e Cal Fire ha affermato che sta esaminando la possibilità che l’incendio abbia provocato l’accensione di apparecchiature elettriche.

Migliaia di residenti nella boscosa cittadina hanno preso le loro auto e sono fuggiti. Le strade alberate della città sono rapidamente diventate gallerie di fuoco, bloccate da linee elettriche cadute e legna in fiamme. Per gli abitanti, circondati dal fumo denso e dalle ceneri turbinanti, è stato come vivere l’inferno in terra. Domenica sera, Camp Fire aveva già conquistato il triste primato: si tratta del più grave incendio della California, secondo come vittime solo al Griffith Park Fire del 1933, con 29 morti. Sette delle vittime di Paradise sono morte nei loro veicoli.

Più a sud, vicino a Los Angeles, è divampato un altro grande incendio che ha portato a un’altra evacuazione di massa. Il dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles ha detto che due corpi sono stati trovati gravemente ustionati all’interno di un veicolo fermo su un vialetto di Malibu. In fiamme ettari ed ettari di foreste, già minacciate dal disboscamento e dai cambiamenti climatici.

Alla conferenza stampa di domenica scorsa, lo sceriffo Kory L. Honea della contea di Butte ha dichiarato che 228 persone risultavano ancora disperse nella California settentrionale. In tutto lo stato, circa 149.000 persone hanno ricevuto l’ordine di lasciare le proprie case e fuggire.

I vigili del fuoco sono impegnati su molti fronti. L’obiettivo è eliminare ogni nuovo focolaio prima che si espanda rapidamente.

“Siamo davvero nel bel mezzo di questo protratto evento meteorologico e di questo assedio”, ha detto il capo del Dipartimento forestale e antincendio della California Ken Pimlott, nel corso di in una conferenza stampa.

Dal canto suo Trump rilancia, dicendo che occorre un’adeguata gestione forestale, causando non poche polemiche.

Ettari di foreste andate in fumo, vite perdute, città cancellate.

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