Incendi in Amazzonia: i Paesi del G7 stanziano 20 milioni di aiuti, ma il governo brasiliano rifiuta

I roghi che nelle ultime settimane hanno interessato la foresta amazzonica hanno aperto il G7 che si è tenuto lo scorso sabato a Biarritz, in Francia. Durante il vertice sono stati messi a disposizione 20 milioni di dollari per risolvere gli incendi in Amazzonia, ma il Governo brasiliano ha rifiutato l’aiuto.

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha ringraziato, ma ha declinato l’offerta dicendo che:

Non possiamo accettare che un presidente, Macron, scateni attacchi irragionevoli e gratuiti sull’Amazzonia, né che mascheri le sue intenzioni dietro l’idea di una “alleanza” del G-7 per “salvare” l’Amazzonia, come se fossimo una colonia o una terra di nessuno.

Sulla questione è intervenuto anche il capo del gabinetto del presidente Bolsonaro, Onyx Lorenzoni:

Ringraziamo, ma questi fondi potrebbero essere più utili per la riforestazione dell’Europa.
Il Brasile è un Paese democratico e libero che non ha mai avuto pratiche colonialiste e imperialiste, che è forse l’obiettivo del presidente Macron.

Macron non può nemmeno evitare un incendio prevedibile in una chiesa che fa parte del patrimonio mondiale e vuole dare lezioni al nostro paese?  – sono state le parole durissime di Lorenzoni, riferite all’incendio che ha colpito Notre-Dame lo scorso aprile.

Nei giorni scorsi Bolsonaro ha pubblicato diversi tweet in cui ha dichiarato di aver inviato 43.000 soldati per spegnere gli incendi in Amazzonia e ha mostrato le immagini degli aerei impegnati nelle operazioni.

Secondo Bolsonaro gli incendi delle ultime settimane in Amazzonia rientrano nella normalità e il governo brasiliano possiede già sufficienti risorse per tenere sotto controllo la situazione.
Resta da capire come mai Bolsonaro abbia aspettato quasi un mese prima di intervenire.

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Tatiana Maselli

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