Ecco come muore la più antica foresta primordiale della Polonia

Si sono incatenati agli alberi per salvare la foresta di Bialowieza, in Polonia, al confine con la Bielorussia, patrimonio Unesco. Una battaglia, quella degli attivisti, va avanti da oltre un anno.

Si sono incatenati agli alberi per salvare la foresta di Bialowieza, in Polonia, al confine con la Bielorussia, patrimonio Unesco. Una battaglia, quella degli attivisti, va avanti da oltre un anno.

Solo pochi giorni fa intellettuali, attori e artisti avevano inviato una lettera al governo polacco per fermare l’abbattimento delle alberi della Bialowieza, la più antica foresta primordiale d’Europa, dove vive il bisonte europeo, mammifero più grande del Vecchio Continente.

Perché il governo polacco vuole abbattere gli alberi? Bialowieza è una delle ultime foreste vergini rimaste e si estende per 1500 chilometri rappresenta ‘ciò che è rimasto dell’immensa vegetazione che anni fa si estendeva su tutta l’Europa’.

Per questo motivo è Patrimonio Unesco dal 1979 ed è stata incontaminata per più di 10mila anni. Da un anno a questa parte però, il bostrico ha iniziato ad attaccare centinaia di alberi, in particolare la corteccia degli abeti rossi.

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Secondo il ministero dell’Ambiente di Varsavia, l’infezione è stata giudicata come non più contenibile e dal 2016 si lavoro per abbattere 188mila metri cubi di foresta in dieci anni.

Gli attivisti però sostengono che non sia necessaria la deforestazione perché la foresta sarebbe in grado di curarsi da sola e la decisione governativa racchiuderebbe un altro motivo, ovvero quello di impadronirsi di un’area protetta.

Da tempo, proteste, sit-in, striscioni, raccolte firme si susseguono, ma finora non c’è stato nessuno stop ai lavori.

Accanto agli attivisti ci sono le associazioni animaliste e ambientaliste. Il Wwf e Greenpeace sostengono che è necessario fermare questo scempio perché la foresta accoglie 20mila specie animali, tra cui 250 tipi di uccelli e 62 specie di mammiferi.

“Chiediamo alla Commissione di intervenire prima che il governo polacco permetta una distruzione irreversibile della foresta. Il ministro non capisce che questo insetto è un frequente visitatore che è sempre esistito e la foresta è sempre riuscita a sopravvivere” spiega Katarzyna Jagiello di Greenpeace Polonia.

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Per adesso però nessuna risposta e la deforestazione continua al confine con la Bielorussia, a Hajnowka. Un disboscamento che preoccupa non solo gli ambientalisti, ma anche l’Unione europea.

Dominella Trunfio

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