Fukushima, il governo giapponese sta per rilasciare acqua radioattiva nel Pacifico

Il governo giapponese è pronto a riversare in mare l'acqua contaminata utilizzata per raffreddare gli impianti di Fukushima.

Il governo giapponese è pronto a riversare in mare l’acqua contaminata utilizzata per raffreddare gli impianti danneggiati nella catastrofe nucleare di Fukushima. Un dibattito che va avanti ormai da tempo, ma la decisione definitiva potrebbe essere presa entro fine mese.

Ne avevamo già parlato di quei 900 enormi serbatoi di acqua radioattiva della centrale nucleare di Fukushima da smaltire nel Pacifico. Qualche mese fa, il governo giapponese aveva chiesto un parere a un gruppo di esperti che avevano confermato che ‘l’unica soluzione è lo smaltimento in acqua con le dovute accortezze’. Lo spazio per lo stoccaggio all’interno delle cisterne dovrebbe esaurirsi entro l’estate del 2022.

Mentre gli esperti sono convinti che sia l’unica soluzione, le associazioni locali di pescatori e i residenti sono stati sempre contrari sostenendo che tutto ciò porterà a un crollo della domanda di prodotti marini della regione e ripercussioni ambientali sull’intera area geografica.

Secondo i media giapponesi, il governo di Tokyo è pronto a istituire un comitato di esperti per confrontarsi con le municipalità della prefettura e discutere il piano con le attività produttive locali. Per sversare in mare c’è, infatti, bisogno dell’approvazione dell’Autorità nazionale di regolamentazione del nucleare (Nra) e la realizzazione di strutture adeguate per il trasporto, che richiederebbero almeno due anni di lavori.

Il ministro dell’Industria giapponese Hiroshi Kajiyama ha detto che il governo ha pianificato di prendere una decisione rapidamente.

“Lo smantellamento dell’impianto di Fukushima Daiichi è una premessa fondamentale per il ripristino di Fukushima dopo il disastro nucleare. Per evitare ritardi nel processo di disattivazione, dobbiamo prendere una decisione rapidamente “, ha detto in una conferenza stampa.

L’acqua contaminata è un punto dolente della bonifica che durerà decenni. Questa è stata filtrata usando un sistema avanzato di trattamento dei liquidi (Alps), capace di estrarre 62 dei 63 elementi radioattivi presenti, tranne il trizio, un isotopo radioattivo dell’idrogeno. In base ai dati della prefettura attualmente sono presenti 1.044 serbatoi che contengono 1,23 milioni di tonnellate di liquido.

Fonti: Yomiuri/Al Jazeera

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