Una nube di gas avvolge la Francia. Raggiunta anche Londra

Una nube nera di mercaptano avvolge il nord della Francia e ormai ha attraversato anche la Manica avvelenando anche l'aria di Londra. Colpa di una fuga di gas tossico a Rouen, avvenuta lo scorso lunedì 21 gennaio nella fabbrica chimica francese di Lubrizol

Una nube nera di mercaptano avvolge il nord della Francia e ormai ha attraversato la Manica avvelenando anche l’aria di Londra. Colpa di una fuga di gas tossico a Rouen, avvenuta lo scorso lunedì 21 gennaio nella fabbrica chimica francese di Lubrizol.

Il mercaptano fa parte di una famiglia di composti di zolfo dall’odore nauseante. Alcuni di essi non sono molto pericolosi e vengono utilizzati per identificare le perdite di gas ed evitare incidenti. Ma, a parte queste eccezioni, la maggior parte dei mercaptani, noti anche come tioli, sono classificati in base alla loro chimica come tossici o “nocivi” e pericolosi per l’ambiente.

Il mercaptano è stato emesso dalla fabbrica chimica Lubrizol a Rouen, in una reazione non ben controllata, per la produzione di “composti utilizzati come additivi per lubrificanti”, come ha dichiarato Olivier Clatot responsabile della comunicazione.

Lunedi 21 gennaio alle ore 8.00 abbiamo rilevato l’instabilità in uno dei nostri prodotti fabbricati nel nostro stabilimento a Rouen, in Francia. Il risultato è un odore sgradevole provocato dal mercaptano, che non ha carattere tossico. È la stessa sostanza comunemente usata per dare un odore rilevabile al gas naturale. Neutralizzare l’odore di mercaptano è un processo lento, e l’odore può persistere fino a quando il processo non è completatoha detto lunedì la Lubrizol. La società tende dunque a minimizzare l’accaduto, spiegando di essere pienamente consapevole del fatto che “l’odore è stato rilevato al di là del nostro sito”.

gas francia

A causa della diluizione del gas nell’atmosfera, il rischio più importante riguarda in primo luogo gli operai Lubrizol che sono stati esposti a concentrazioni elevate. Al di là della fabbrica “le misurazioni hanno mostrato una soglia di concentrazione molto bassa, ma che spiega tuttavia il disagio avvertito da molte persone“, ha detto Pierre-Henry Brandet, portavoce del ministero degli Interni.

Le autorità stanno continunando a monitorare la situazione. Con un comunicato congiunto, il Ministero degli Interni, il Ministero degli Affari sociali e della Sanità e il Ministero dell’Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell’energia, hanno fatto sapere di aver attivato le procedure inter-operative per coordinare il monitoraggio della situazione della Lubrizol. “Si conferma che, dalla serata di lunedì con la cessazione delle attività industriali, i fumi che causano cattivi odori non rappresentano un rischio per la salute.”

Spiegano inoltre che l’operatore ha già presentato alle agenzie di stato le modalità per porre fine ai fumi e disagi che ne conseguono. Il Ministero dell’Ecologia Delphine Batho, che ha lasciato Berlino per andare a Rouen nel pomeriggio di martedì, si è detta “rassicurata” dalla sua visita allo stabilimento, sostenendo che “il protocollo che verrà implementato per affrontare le cause di inquinamento è stato approvato da tutti gli esperti, tra cui l’Istituto Nazionale per l’ambiente industriale e i Rischi“(Ineris).

E intanto i veleni volano liberi da uno stato all’altro…

Francesca Mancuso

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